Dossieraggio banche. Prelevate migliaia di informazioni. Arrestato: teniamo in mano tutta l’Italia

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AgenPress –  Migliaia le informazioni prelevate da banche dati strategiche nazionali, stando alle indagini della Dda di Milano e della Dna (Direzione nazionale antimafia), che ieri ha portato a sei misure cautelari, tra cui i domiciliari per l’ex ‘superpoliziotto’ Carmine Gallo. Tra gli indagati, che rispondono di concorso negli accessi abusivi della presunta organizzazione – composta da hacker, consulenti informatici e appartenenti alle forze dell’ordine e con al centro pure intercettazioni abusive – figurano pure Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio, il finanziere Matteo Arpe ed Enrico Pazzali presidente della Fondazione Fiera Milano (ente estraneo alle indagini) e socio di maggioranza di della società di investigazioni private Equalize srl, ora messa sotto sequestro dagli investigatori,in cui Carmine Gallo figura come socio di minoranza. Pazzali, in particolare è accusato dai pm di essere a capo di una presunta associazione a delinquere messa in piedi per colpire avversari e nemici politici come, tra gli altri, il presidente di Cassa depositi e prestiti, Giovanni Gorno Tempini.

Nell’inchiesta sono coinvolti anche ex dipendenti di un’altra società di investigazione, la Skp di Milano. Le accuse al centro dell’inchiesta sono associazione per delinquere, accesso abusivo a sistema informatico, intercettazioni abusive, corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio.

Samuele Calamucci, arrestato e uno dei presunti capi dell’associazione per delinquere che avrebbe creato report con dati riservati, “attraverso il sistema di dossieraggio illecito da lui congegnato” il “gruppo” sarebbe stato “in grado di ‘tenere in mano’ il Paese”.

La presunta associazione per delinquere, si legge ancora nell’ordinanza, disponeva “di una rete relazionale di livello, costituita da imprenditori, manager di importanti industrie, persone del mondo della politica e dello spettacolo, attraverso la quale la Equalize”, società di investigazione al centro dell’inchiesta come altre due, “ha progressivamente costituito un importante bacino di clientela”.

L’organizzazione agiva per soldi “oppure a scopo estorsivo o ricattatorio, per condizionare e influenzare all’occorrenza soprattutto i settori della politica e dell’imprenditoria, ovvero per danneggiare l’immagine dei competitors professionali e imprenditoriali di Pazzali Enrico, Presidente di Fondazione Fiera Milano, o degli ‘avversari’ politici di lui o di persone a lui legate”.

E venivano creati report “contenenti le informazioni abusivamente e illecitamente raccolte, sapientemente ‘camuffate’ e ‘mimetizzate’ sotto forma di notizie giornalistiche o comunque provenienti da altre fonti apparentemente lecite, in modo tale da occultare l’origine illegale”. Il gip ha disposto il sequestro di Equalize, ma anche di Mercury Advisor, amministrata da Massimiliano Camponovo (tra i quattro finiti ai domiciliari) e di Develope and go, amministrata da Cornelli, anche lui arrestato.

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