Agenpress – “SottoMarino”. Così era definito il sindaco di Roma, Ignazio Marino, da esponenti del M5S. “Marino Stura il tombino”, “Con Marino, àncora, tuta e boccaglio”, “Romani gonfiate i gommoni”.
Sono i motteggi che imperversavano quando a Roma pioveva e la città si allagava.
Sono passati tre anni e mezzo da quando ad amministrare la Capitale d’Italia, c’è Virginia Raggi.
Ieri è piovuto a Roma. Risultato: stazioni metro allagate, bus e tram in tilt, torrenti d’acqua che trasportavano sacchi di rifiuti e laghi nei quali si immergevano le automobili.
Responsabili dello scenario tombini, caditoie e scolatoi ostruiti.
Eppure, due anni fa, la sindaca Virginia Raggi dichiarava “da agosto è partita la programmazione del piano di pulizia straordinaria delle caditoie e avviato il piano di pulizia delle foglie”. I romani non se ne sono accorti.
Possiamo fare un confronto tra l’attività amministrativa della sindaca Raggi con quella politico-nazionale del ministro Di Maio, entrambi del M5S.
Il risultato è il medesimo: un disastro!
Primo Mastrantoni, segretario Aduc