Agenpress. Credo che la partecipazione a Sanremo, monumento della canzone italiana, di un rapper come Cally che inneggia all’odio, agli omicidi, agli stupri, ai furti e utilizza parolacce nelle sue canzoni sia una scelta artisticamente discutibile, politicamente inopportuna, socialmente devastante.
La dirigenza Rai dovrebbe vigilare. Non possono essere abdicate scelte così importanti che influenzano i tennagers del nostro Paese. Forse bisognerebbe toglierlo dalla competizione canora.
Lo afferma il segretario nazionale UDC Lorenzo Cesa.