Agenpress – “Su 6 parametri solo uno, i deceduti, non va nella direzione voluta, ma gli epidemiologi ci dicono che sarà l’ultimo a calare; ha varie spiegazioni epidemiologiche, ma deve far riflettere su quanto successo e succede, la battaglia certo non è vinta, è un periodo di relativa tregua nella diffusione del virus, non è momento di abbassare la guardia”.
Così Luca Richeldi del Comitato tecnico scientifico (Cts) in conferenza stampa alla Protezione civile.
“Di 6 parametri, siamo contenti se calano ricoverati, terapie intensive, attualmente positivi e saremmo contenti del calo dei deceduti. Due parametri positivi sono i pazienti in isolamento domiciliare e i guariti-dimessi”.
“I pazienti in terapia intensiva hanno molto spesso una polmonite, gli studi in altri Paesi ci dicono che il 30 per cento esce con un’insufficienza respiratoria; mi aspetto che i Covid Hospital seguano questi pazienti per vedere se necessitano di ossigeno, riabilitazione o altri interventi: speriamo abbiamo un problema respiratorio per il minor tempo possibile, ma sono sicuro che saranno seguiti nel migliore dei modi”.
“Negli ultimi 4 giorni i numeri delle vittime sono andati a decrescere, sempre con la cifra 4 (di quattrocento), prima erano cinquecento, in precedenza abbiamo avuto anche anche mille morti. Anche questo parametro sta andando nella direzione auspicata (ma più lentamente degli altri), non sta succedendo qualcosa di strano”.
“C’è per la prima volta una lieve diminuzione degli ‘attualmente positivi’, un segnale estremamente incoraggiante”.
Per il tracciamento dei positivi “molto si baserà su questa App, che se sarà utilizzata dal 70-80% dei cittadini sarà efficace, dicono gli epidemiologi. Credo sarà un momento in cui si vedrà la responsabilità degli italiani” nello scaricarla e usarla.
“Carenze nel tracciamento nella prima fase? La nostra curva epidemica è stata in parte diversa da altri Paesi, molto veloce e crescente nei primi momenti: non so se siamo stati carenti nei tracciamenti, potremo dire però se lo saremo nei prossimi mesi”.