L’opinione di Roberto Napoletano. RI-Fate Presto/15. Soldi a fondo perduto o è la fine

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I fermi obbligati per la Pandemia hanno fatto crollare i fatturati. Non basta solo la liquidità, ma serve nuovo debito pubblico per trasferire finanziamenti a fondo perduto alle imprese.Ma al Tesoro continuano ad avere paura e non si rendono conto che gli extra debiti saranno tutti azzerati. Il direttore Rivera ci ha deluso e deve fare un passo indietro per amore del Paese


Agenpress. Hanno costretto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a chiedere scusa agli italiani perché gli aiuti a troppi arrivano in ritardo e i finanziamenti manco a parlarne. Noi siamo stati chiari dal primo giorno mentre i giornali cosiddetti di qualità suonavano la fanfara dei 400 miliardi. Abbiamo titolato: non è un salva-imprese, ma un salva-banche, non arriverà il becco di un quattrino.

Avevamo sbagliato per difetto: il decreto liquidità non solo si è rivelato, come previsto, un perfetto “decreto illiquidità”, ma non riesce neppure a essere un salva-banche per l’imponente architettura di passaggi burocratici che rende difficile alle banche perfino scaricare debiti in sofferenza per la parte tutelata con la garanzia dello Stato che è al 90%.

Per leggere la versione integrale dell’editoriale del direttore Roberto Napoletano clicca qui:

https://www.quotidianodelsud.it/laltravocedellitalia/editoriali/economia/2020/05/02/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-soldi-a-fondo-perduto-o-e-la-fine/

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