Agenpress. “Riconosciamo onestà intellettuale al ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, il quale, finalmente, si accorge che le banche non stanno aiutando le imprese ad accedere ai finanziamenti previsti dal Dl Liquidità. Tante imprese hanno rinunciato ad inviare la richiesta per evitare la farraginosa burocrazia imposta dalle banche, per le quali non è bastata la garanzia, al cento per cento, concessa dallo Stato”.
Lo dichiara in una nota il presidente nazionale della Fapi, la Federazione autonoma delle piccole imprese, Gino Sciotto.
“Lo stiamo denunciando da settimane, – spiega Sciotto – si stanno verificando ritardi inspiegabili nei finanziamenti alle imprese, per questo motivo, tante Pmi hanno rinunciato a proseguire nell’istruttoria, con il rischio di non farcela a riaprire per mancanza di liquidità. E’ evidente che le misure messe in campo dal Governo, per aiutare le imprese colpite dall’emergenza coronavirus, sono state vanificate nel loro scopo, proprio dagli istituti di credito. Le richieste dovevano essere immediate e semplificate: modulo tramite pec e accredito dei soldi entro tre giorni”.
“Confidiamo nel ministro Pautanelli, – conclude Sciotto – affinché possa convincere il Governo ad intervenire limitando il potere delle banche, tagliando la burocrazia e semplificando le procedure. La ripresa economica, del resto, si realizza con una forte iniezione di liquidità nel sistema produttivo delle piccole e medie imprese”