Agenpress – La polizia di Catania ha arrestato oltre 50 appartenenti al clan Cappello-Bonaccorsi compresi mogli e figli dei boss. Nel blitz sono impegnati centinaia di uomini della polizia, con i reparti speciali e i nuclei investigativi, coordinati dalla Dda di Catania e dal Servizio centrale operativo. Sono in corso anche perquisizioni e sequestri di beni.
In campo centinaia di poliziotti, con i Reparti Speciali e i Nuclei Investigativi, che stanno svolgendo anche perquisizioni e sequestri. La delicata inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catania e dal Servizio Centrale Operativo.
I poliziotti stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare che ha fatto scattare l’arresto di numerosi indagati. Ulteriori dettagli saranno forniti nel corso della conferenza stampa programmata a metà mattinata.
l clan Cappello-Bonaccorsi ha il suo quartier generale (storico) al Passareddu, via Poulet a San Cristoforo. Circa tredici anni fa, i ‘Carateddi’ avevano dichiarato guerra ai Santapaola-Ercolano. Una scalata criminale macchiata di sangue e battesimi in carcere con il progetto di formare a Catania una nuova famiglia di Cosa nostra con ‘la benedizione’ dei Lo Piccolo di Palermo. La mente del progetto mafioso è Sebastiano Lo Giudice, il nipote di Ignazio e Concetto Bonaccorsi, i due capi bastone della cosca che a colpi di omicidi e carisma criminale sono riusciti a legare il loro nome a quello di Turi Cappello. Quell’amicizia mafiosa, infatti, è notata dagli investigatori quando il capomafia Cappello è arrestato durante la latitanza a Napoli negli anni 90.
E con lui c’è proprio Ignazio. Il fratello Concetto, nel 2017, dopo la cattura in Toscana dove si era rifugiato per non tornare più al carcere di Secondogliano, ha deciso di collaborare con la giustizia. Ed ha trascinato con sé il figlio Salvuccio. Negli anni della guerra armata, con diversi delitti a Catania alla fine del primo decennio del nuovo millennio, le file dei Carateddi si gonfiano di personaggi di peso del clan Santapaola-Ercolano.
I fratelli Strano di Monte Po e gli Squillaci, detti Martiddina, di Piano Tavola si presentano alla corte di Iano u carateddu e Orazio Privitera, il ras della piana di Catania. Nel 2008 arriva il blitz Revenge che spazza via ogni ambizione di far diventare i Carateddi il clan più potente di Catania. Scarcerazioni e nuovi affiliati hanno decretato la rinascita del clan Cappello-Bonaccorsi che stavolta ha scelto la strategia di mimetizzarsi e non quella della violenza. Ma è durata molto poco. Stamattina all’alba, la polizia ha inferto il nuovo colpo mortale.