Scuola. “L’idea strampalata” di De Micheli: in classe di domenica. Salvini: “ma dove vive?”

AgenPress –  “Le scuole vanno riaperte quando ci sono le condizioni per riaprirle. Vediamo a che punto stanno, il 9 dicembre, i contagi. Credo sia necessario fare lezioni in presenza anche il sabato”.

Così in un’intervista a ‘La Repubblica’ la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, parlando anche di andare a scuola anche di domenica. “Siamo in emergenza e bisogna far cadere ogni tabù. Anche gli orari delle attività produttive dovranno essere cadenzati”.

“In un momento come questo è del tutto inopportuno pensare di tenere aperte le scuole anche la domenica. Le famiglie stanno già sopportando sacrifici enormi, sarebbe davvero fuori luogo mandare gli studenti fra i banchi perfino in un giorno festivo”,  afferma il capodelegazione del Movimento cinque stelle, Alfonso Bonafede.

Per il segretario della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, la proposta della De Micheli è una “provocazione”. “Se qualcuno vuole fare delle proposte ci convochi, ne discutiamo al tavolo contrattuale, si individuino le risorse economiche e umane che mancano a tutt’oggi anche per le supplenze e i modelli organizzativi; poi discutiamo. Diversamente, risulta l’ennesima provocazione che ha come unico effetto quello di demotivare chi l’attività didattica la sta svolgendo comunque e a qualunque costo per il bene dei ragazzi”.

“La “ministra” #DeMicheli vuole mandare i ragazzi a scuola anche la domenica… Ma dove vive??? Mancano aule, insegnanti e bidelli in settimana, e parla delle domeniche? Che le rispondiamo?”, scrive  Matteo Salvini su twitter.

In una nota, la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli replica: “Non bastavano le idea strampalate del ministro Azzolina, adesso ci si è messa anche la De Micheli. Se non aver lavorato per consentire la regolare riapertura delle scuole è stato un gravissimo errore, altrettanto assurdo è proporre le lezioni nel week end, come riconoscono addirittura dalla stessa maggioranza. Ricordo al governo che solo in Italia le lezioni in presenza si sono fermate a marzo e sono riprese praticamente per un solo mese a settembre. E’ il momento di mettersi finalmente al lavoro per un definitivo ritorno tra i banchi e di smetterla con le proposte più disparate. Sembra quasi che Azzolina è De Micheli facciano a gara a chi la spara più grossa invece di creare le condizioni per una riapertura duratura garantendo la sicurezza sanitaria degli studenti, in classe come sui mezzi pubblici”.

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