AgenPress. Il futuro dei cattolici in politica non è una nuova Democrazia Cristiana, ma un’alleanza per la terra di credenti e non credenti, una forza transnazionale che declini una nuova idea di sviluppo ecosostenibile.
Gianfranco Rotondi preferisce evitare di raccogliere le briciole oggi, e rilanciare dopo, restando al fianco di Silvio Berlusconi. Ma la sua scelta l’ha già fatta: “Non sommerò i miei voti a quelli della destra sovranista” – avverte.
Convinto che mettendo insieme le forze con spirito inclusivo, mettendo da parte personalismi e pregiudizi reciproci, potrà nascere un neo- partito già alle prossime elezioni, io ci credo e ci lavoro – afferma Rotondi -.
Possiamo portare una riflessione comune con le generazioni più giovani per un terzo tempo del cattolicesimo politico.
Quando, con Rocco Buttiglione, rilanciai la fondazione Dc dissi che quel simbolo glorioso non sarebbe mai ridiventato un partito, ma poteva rappresentare un punto di riferimento culturale da tener vivo, perché presto sarebbe stato utile. E questo momento sta arrivando.
Il collante del progetto, può venire, ora, dal proporzionale. “Se Conte sceglierà il popolarismo, incontrerà Berlusconi, ma anche noi e soprattutto tornerà una visione plurale della leadership delle forze politiche – conclude Rotondi -.”.