AgenPress – giuseppe Conte “adesso ha due possibilità. Se decide di presentarsi lo stesso in aula, va sotto, si capirà che non ha i numeri, e un’ora dopo sarà costretto a salire al Quirinale con la coda tra le gambe”.
Lo dice la senatrice Paola Binetti (UDC) in un’intervista al Corriere della Sera nella quale smentisce anche la voce che le sia stato offerto, pur di ottenere il suo sostegno al governo, il ministero della Famiglia. La campagna di reclutamento dei cosiddetti “responsabili”, per adesso, è fallita, e Conte ha una maggioranza fragile. Tanto. Troppo. Infatti, quando il ministro Bonafede verrà in aula a illustrarci la sua relazione sulla Giustizia, si sgretolerà”.
Se invece “si ferma e dice: signori, i numeri non ci sono. Esce da Palazzo Chigi e va al Quirinale a testa alta. E, insomma, anche lui ci fa tutta un’altra figura”. In ogni caso “a votare non ci possiamo andare. La pandemia non ci molla, aspettiamo la terza ondata e, intanto, i vaccini non arrivano: sarebbe un gesto criminale portare il Paese alle urne.
Quindi, bisogna finire la legislatura. E Conte era, e resta, il punto di equilibrio per guidare un esecutivo”. Secondo la senatrice togliendo Conte i 5Stelle “esplodono”. Nel Conte Ter, i centristi ci sarebbero con i ‘responsabili’ “ma Conte deve pensare a una roba che ci dia dignità. Noi rappresentiamo un pezzo d’Italia silenziosa ma con valori etici e morali precisi”.