AgenPress – “Mario Draghi comincerà la sua azione alla guida del governo italiano battendo un record, quello del sostegno più ampio ottenuto da un presidente del Consiglio”.
E’ quanto si legge nell’editoriale di Le Monde, dal titolo “Maggioranza eterogenea per missione delicata”. “In ogni caso l’ex governatore della Banca d’Italia ed ex presidente della BCE è in grado di fare meglio del suo lontano predecessore Mario Monti, nel 2011. E non sarebbe un exploit da poco”.
“Sarebbe tuttavia ingannevole – continua l’editoriale – considerare il sostegno obbligato di forze così eterogenee come una coalizione vera e propria, tanto è noto in politica che le unanimità sono sempre basate su malintesi”.
“A più riprese negli ultimi anni i partiti italiani hanno affidato il governo del paese a ‘tecnici’ incaricati di rimettere a posto i conti e di rassicurare i mercati. Stavolta la missione è tutt’altra: spendere il meglio possibile resistendo alle tentazioni elettoralistiche. Se ci riesce, Mario Draghi diventerà un logico pretendente all’elezione presidenziale del 2022. Se non riesce a superare le contraddizioni della sua coalizione, l’atterraggio rischia di essere particolarmente doloroso per lui, ma soprattutto per il paese”.