AgenPress – Nel quarto trimestre del 2020, l’attività economica nell’area dell’euro è diminuita meno del previsto ma il recupero dei ritmi produttivi è previsto a partire dal secondo trimestre 2021.
All’inizio dell’anno l’inflazione è aumentata, risentendo dell’incremento dei prezzi dell’energia e del venir meno della misura di riduzione delle aliquote Iva applicata in Germania nel secondo semestre 2020. I prezzi al consumo sono previsti in aumento nel corso del 2021.
Il quadro macroeconomico è caratterizzato da una elevata incertezza che accompagna sia l’evoluzione della pandemia e la velocità della campagna di vaccinazione, sia i tempi di realizzazione del programma Next Generation Eu.
Secondo questa analisi la ripresa delle misure di contenimento in alcuni paesi dall’inizio di marzo per far fronte al peggioramento della situazione pandemica per il Covid-19 avrà “effetti negativi” che “sono attesi avere solo un impatto transitorio sull’economia”.
Un aiuto potrebbe arrivare anche dalla “fase di ripresa” del commercio internazionale che è “attesa proseguire, sostenuta dal deciso rafforzamento dei ritmi produttivi in Cina e negli Stati Uniti”. Sul fronte dell’inflazione, i prezzi al consumo sono previsti in aumento nel corso del 2021. Quanto alla produzione industriale è “prevista segnare un aumento congiunturale dell’1,6% nel primo trimestre 2021 per poi decelerare tra aprile e giugno (+1,2%) quando il tasso di crescita su base annua risulterà superiore al 24%, rispetto agli stessi mesi del 2020 contraddistinti dalla presenza del periodo di lockdown, che aveva caratterizzato quasi tutti i paesi dell’area”, continua la nota. Nel terzo trimestre del 2021, la dinamica congiunturale registrerebbe ad un nuovo miglioramento dell’1,3% mentre “la ripresa degli investimenti seguirebbe un ritmo più lento”.