AgenPress – La crisi che sta travolgendo il governo minaccia di negare all’Ucraina un supporto militare fondamentale nella sua lotta contro la Russia, ha avvertito il ministro degli Esteri italiano.
In un’intervista telefonica a POLITICO, Luigi Di Maio ha accusato Giuseppe Conte di fare il lavoro del presidente russo Vladimir Putin e il ministro degli Esteri ha lanciato un appassionato appello affinché i partiti politici non facciano cadere il governo nel voto di fiducia della prossima settimana parlamento italiano.
“I russi stanno proprio ora festeggiando per aver fatto cadere un altro governo occidentale”, ha detto Di Maio. “Ora dubito che possiamo inviare armi [in Ucraina]. È uno dei tanti problemi seri».
Se il governo crolla ciò potrebbe portare alla paralisi, lasciando il paese senza l’autorità per continuare ad armare l’Ucraina, aiutare le famiglie con la crisi del costo della vita o firmare nuovi accordi sul gas per accumulare riserve nel caso in cui la Russia chiudesse i rubinetti, ha avvertito Di Maio.
“Se il governo cade mercoledì, non avremo il potere di firmare nuovi contratti energetici e questo è grave perché siamo diretti all’inverno”, ha aggiunto il ministro.
Il Movimento 5 Stelle, che ha fatto parte della coalizione del presidente del Consiglio Draghi, giovedì ha boicottato un voto di fiducia, portando Draghi a rassegnare le dimissioni. Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha respinto le dimissioni e Draghi tornerà in parlamento mercoledì, potenzialmente votando sul suo governo o dimettendosi.
Di Maio ha detto che Draghi è stato uno dei leader occidentali più duri che si sono opposti a Putin. Con l’Italia un membro chiave dell’alleanza occidentale che si oppone all’invasione russa dell’Ucraina, Draghi è stato tra i primi a proporre forti sanzioni e il congelamento delle riserve estere russe, oltre a sostenere la candidatura dell’Ucraina all’UE.
Su Giuseppe Conte, ha detto che “la cosa incredibile è che si tratta di un ex primo ministro che attacca Draghi, aiutando la propaganda di Putin e l’autocrazia sulla
democrazia”.
Il ministro si è poi detto preoccupato che in caso di elezioni e in attesa del nuovo governo l’Italia potrebbe non riuscire a passare la finanziaria per il 2023: “Non ci sono state elezioni in Italia per più di cento anni in autunno perché è così sensibile”.
A rischio anche le riforme e la possibilità di avere i pagamenti del piano di Ripresa e resilienza dell’Ue. Di Maio si è però detto fiducioso. Molto dipende dalla “maturità dei partiti”, ha spiegato. La maggioranza di loro “riconosce” il valore di Draghi. “Devono mettere da parte veti e bandiere in modo che Draghi possa andare avanti, possiamo
approvare la legge di bilancio e la legislatura può raggiungere
la sua naturale conclusione”.