AgenPress – Secondo quanto riferito dal Ministero della Salute di Tripoli e dai partner del cluster sanitario, gli ospedali e i centri sanitari di Tripoli sono stati attaccati durante le violenze diffuse nella capitale il 26 e 27 agosto 2022.
L’Organizzazione mondiale della sanità si è detta in una nota “profondamente allarmata”. Decine di persone sono rimaste ferite e 23 sarebbero state uccise. In alcune aree, le squadre di ambulanze e altro personale medico non sono stati in grado di aiutare i civili a causa degli intensi combattimenti. “Le strutture sanitarie in tutta la Libia devono essere protette per consentire loro di fornire cure salvavita a tutti, in un ambiente sicuro”, ha affermato Elizabeth Hoff, capo missione e rappresentante dell’Oms in Libia.
L’Oms ricorda a tutte le parti in conflitto i loro obblighi di astenersi dall’attaccare le strutture e il personale medico secondo i diritti umani internazionali e il diritto umanitario per proteggere i civili e gli oggetti dei civili. Finora, nel 2022, sono stati segnalati un numero totale di otto attacchi all’assistenza sanitaria nel Paese che hanno colpito sette strutture sanitarie. “Gli attacchi all’assistenza sanitaria – sottolinea l’Oms – violano il diritto umanitario internazionale e privano le persone vulnerabili delle cure mediche proprio nel momento in cui ne hanno più bisogno”.