AgenPress – Sale ad almeno 5.016 il bilancio dei morti del devastante terremoto in Turchia e Siria: salgono a 3.419 le persone che hanno perso la vita nel sisma che ha colpito il sud est del Paese mentre l’ultimo bilancio siriano è di 1598, secondo le ong. In Turchia, ha aggiunto il vice presidente turco Fuat Oktay, come riporta Anadolu, i feriti sono 20.534.
Secondo quanto dichiarato da Catherine Smallwood, responsabile delle emergenze per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità i morti potrebbero arrivare finanche a 20 mila. Questo perché, come ha spiegato ad AFP, “c’è sempre la possibilità che si verifichino altri crolli. Purtroppo – ha osservato – con i terremoti si verifica sempre la stessa cosa: i rapporti iniziali sul numero di persone morte o ferite aumentano in modo significativo nella settimana successiva”.
La comunità internazionale si è affrettata a offrire assistenza alla Turchia e alla Siria non appena la portata del disastro è diventata chiara.
- Martedì mattina, aerei che trasportavano aiuti dall’Iraq e dall’Iran , tra cui cibo, medicine e coperte, sono arrivati all’aeroporto internazionale di Damasco in Siria, secondo quanto riferito dal media statale siriano SANA.
- Il Giappone ha annunciato che avrebbe inviato in Turchia la squadra di soccorso in caso di calamità del paese e lunedì notte la prima delle due squadre di soccorso in caso di calamità ha lasciato l’ India per la Turchia con squadre di cani e forniture mediche. Il Pakistan ha anche inviato due squadre di ricerca e soccorso nel paese devastato, mentre l’Australia e la Nuova Zelanda hanno stanziato fondi per l’assistenza umanitaria.
- L’ Unione Europea ha attivato il suo meccanismo di risposta alla crisi, mentre gli Stati Uniti hanno dichiarato che invieranno due unità di ricerca e soccorso in Turchia. Anche la protezione civile palestinese e le squadre mediche saranno inviate in Turchia e in Siria per aiutare nelle operazioni di soccorso.
- Nel frattempo, 10 unità dell’esercito russo con più di 300 soldati stanno rimuovendo i detriti e aiutando nelle operazioni di ricerca e salvataggio in Siria, ha detto il ministero della Difesa russo. La Russia è la più forte potenza straniera che opera in Siria e il presidente russo Vladimir Putin è da tempo alleato con il presidente siriano Bashar al-Assad.
- L’ Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (UNOCHA) ha affermato che le squadre di risposta alle emergenze dell’UNDAC (United Nations Disaster Assessment and Coordination), dell’International Search and Rescue Advisory Group (INSARAG) e delle squadre mediche di emergenza dell’OMS (EMT) sono in fase di mobilitazione alla Turchia per assistere nella risposta umanitaria.