AgenPress – “Credo fermamente nel ruolo dei sindaci, non è piaggeria: nella relazione programmatica al Parlamento qualche settimana fa ho detto che fra le priorità del governo c’è proprio quello di dare una nuova centralità ai comuni d’Italia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in videocollegamento all’Assemblea dell’Anci, in corso a Bergamo. “L’identità italiana si fonda sui comuni, custodi delle mille specificità – ha aggiunto -. E i sindaci oggi più di ieri sono in prima fila nell’impegno politico, svolgono il lavoro più difficile in ambito istituzionale”.
I sindaci affrontano i problemi “spesso con strumenti insufficienti” per dare “risposte efficaci” ma “se qualcuno ha paura di fare il sindaco meglio che faccia un altro mestiere” ha aggiunto citando un episodio di “Don Camillo e Peppone scritto dal grande Giovannino Guareschi quando l’opinione pubblica dice a Peppone ‘voi siete il sindaco e dovete andare a vedere, ma se avete paura..”.
“Dal momento dell’avviso di garanzia all’assoluzione passano anni, reputazione e famiglia vengono distrutte, non possiamo lasciare gli amministratori in balia di norme penali così elastiche da prestarsi a interpretazioni molto arbitrali. E, peggio ancora, non posiamo arrenderci a paura della firma che inchioda una nazione che invece ha bisogno disperato di correre e liberare le proprie energie”.
Meloni, intervenendo in videocollegamento all’Assemblea dell’Anci, in corso a Bergamo. “Dobbiamo mettere i sindaci e gli amministratori in condizione di firmare serenamente, di sapere se la firma costituisce o meno un reato: non si reclamano impunità ma regole certe sul perimetro della legalità – ha aggiunto -: non si tratta di salvaguardare i furbi ma di tutelare gli onesti che vogliono fare bene il proprio dovere. Il governo si metterà al lavoro per modificare alcuni reati contro la Pubblica amministrazione, a partire dall’abuso di ufficio”.