AgenPress – Le autorità cinesi stanno andando di porta in porta e pagando le persone di età superiore ai 60 anni per farsi vaccinare contro il COVID-19. Ma anche se i casi aumentano , il 64enne Li Liansheng ha detto che i suoi amici sono allarmati da storie di febbri, coaguli di sangue e altri effetti collaterali.
“Quando le persone vengono a conoscenza di tali incidenti, potrebbero non essere disposte a prendere i vaccini”, ha detto Li, che era stato vaccinato prima di contrarre il COVID-19. Pochi giorni dopo il suo attacco di 10 giorni con il virus, Li soffre di mal di gola e tosse. Ha detto che era come un “normale raffreddore” con una leggera febbre.
La Cina si è unita ad altri paesi nel trattamento dei casi invece di cercare di eliminare la trasmissione del virus abbandonando o allentando le regole su test, quarantene e movimento mentre cerca di invertire una crisi economica. Ma il cambiamento ha inondato gli ospedali di pazienti febbricitanti e ansimanti.
La Cina conta solo i decessi per polmonite o insufficienza respiratoria nel suo bilancio ufficiale di COVID-19, ha detto un funzionario sanitario la scorsa settimana. Questa definizione insolitamente ristretta esclude molti decessi che altri paesi attribuirebbero al COVID-19.
Gli esperti hanno previsto da 1 a 2 milioni di morti in Cina entro la fine del 2023.
A Pechino, la capitale cinese, il quartiere di Liulidun promette agli over 60 fino a 500 yuan ($ 70) di ricevere un ciclo di vaccinazione a due dosi e un richiamo.
Dopo l’esplosione dei contagi da covid in Cina con 250 milioni di nuovi casi nei primi 20 giorni di dicembre, interviene Xi Jinping con una direttiva che dovrebbe frenare, con modalità per ora difficilmente comprensibili, l’ulteriore espansione del virus.
Dopo l’allentamento delle restrizioni anti-Covid, “di fronte alla nuova situazione occorre lanciare una campagna sanitaria più mirata, rafforzare una linea di difesa comunitaria per la prevenzione e il controllo delle epidemie e proteggere efficacemente la vita delle persone, la sicurezza e la salute”. E’ quanto si legge in una direttiva del presidente cinese Xi Jinping ai funzionari del Paese, citata dalla tv di Stato, nel primo intervento dopo l’allentamento delle restrizioni. Da allora, la Cina registra la curva di infezione più alta a livello mondiale, con alcuni studi che stimano il rischio di oltre 1 milione di morti nei prossimi mesi.