AgenPress – La presunta veggente della madonna di Trevignano, alle porte di Roma, di cui negli ultimi mesi si parla molto a proposito dei presunti fenomeni di lacrimazione e di apparizioni della madonna il 3 di ogni mese, è sparita.
Il suo vero nome è Maria Giuseppa Scarpulla ed è un’ex imprenditrice di 53 anni. Qualcuno dice che si è trasferita in un convento in Veneto, a San Vincenzo a Bassano. Altri parlano di Romania. Quel che è certo è che la donna, che è stata denunciata da un cittadino di Trevignano che le avrebbe versato 123 mila euro, ha fatto perdere le sue tracce.
Da quando si è trasferita a Trevignano Romano l’ex imprenditrice di 53 anni, che – spiega Il Messaggero – nel 2013 è stata condannata a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta, ha promesso miracoli e guarigioni sante. Dopo aver scontato la pena, Cardia ha raccontato di essersi messa in viaggio verso Medugorje, quando a un certo punto la statuetta della Vergine che portava con sé ha iniziato a lacrimare sangue. Dal 2013 la statua si trova a Trevignano e nel tempo è divenuta una sorta di meta di pellegrinaggio per devoti, No vax e sostenitori di “cure alternative” anche per il Covid.
Contro di lei, ai primi di aprile, si sono aggiunte le accuse di un investigatore privato che ha presentato un esposto il 6 aprile: le lacrime sulle statuetta, ha denunciato, sono in realtà soltanto sangue di maiale. A sostenerlo è l’investigatore Andrea Cacciotti, che avrebbe trovato riscontri a questa ipotesi grazie alle analisi fatte sulla statuetta. Ora i magistrati della Procura di Civitavecchia dovranno occuparsi di chiarire le cose.
“Quando ho conosciuto Gisella Cardia inizialmente ero molto scettico poi mi sono fidato e per anni ho frequentato casa sua. Di mia spontanea iniziativa nel 2020 ho regalato una grande statua della Madonna e ho fatto una donazione di 123mila euro con bonifico tracciabile, 30 mila al marito della veggente Gianni e il resto alla Onlus Madonnina di Trevignano, chiedendo che questi soldi venissero destinati ad opere di bene e alla Madonna. Stavo passando un momento difficile, mia moglie aveva avuto un brutto incidente stradale e ho sentito il desiderio di ringraziare la Madonna, di finanziare qualcosa di bello, pensavo che quello che stava accadendo a Trevignano con Gisella lo fosse: si respirava un clima di serenità e ci si raccoglieva nella preghiera.
Gisella Cardia spaventa i centinaia di fedeli che raggiungono il Paese sopra il lago di Bracciano con messaggi che prefigurato un futuro disastroso. L’ultimo, datato 3 aprile: “I figli delle tenebre vi stanno attanagliando, ricordate che la sofferenza offerta sarà grazia”.
E ai fedeli diceva “siate sempre pronti, perché questa battaglia sarà forte e tutto sboccherà in una grave guerra, ma ancora voi continuate a vivere come sempre e con indifferenza. Aprite i vostri cuori figli, i vostri cuori di pietra e fate entrare la luce di Dio”.
La diocesi di Civitacastellana ha istituito così una commissione per effettuare “un’indagine previa, finalizzata ad approfondire l’eventuale fenomenologia dei fatti, che si verificano da qualche tempo a Trevignano Romano”.