AgenPress. Mariangela Danzì, europarlamentare Movimento 5 Stelle, è intervenuta nella trasmissione “Nautilus” condotta da Vanessa Piccioni e Francesco Fratta in onda su Cusano News 7.
Sul Pnrr. “Il presidente Conte, artefice di queste misure, ha offerto la sua disponibilità affinché si faccia una cabina di regia per affrontare i problemi inevitabili che un piano così strategico può presentare. Da parte nostra c’è tutta la disponibilità e collaborazione. Le polemiche nascono dalle dichiarazioni di Fitto che vengono smentite sulla stampa e poi le dichiarazioni di Salvini, che dice che va tutto bene. Da parte dell’Europa c’è comprensione nei nostri confronti.
Disponibilità da parte nostra c’è, il presidente Conte è stato il primo a proporre una cabina di regia e ricordo che allora Matteo Renzi ne fece un pretesto dicendo che Conte volesse fare tutto da solo, uno dei pretesti per la crisi di governo.
Non spetta a noi polemizzare, c’è un problema di carenza del personale che non riesce a prestare attività lavorativa alle condizioni proposte e quindi in questa occasione dico: in queste misure trovate anche il modo. Ne approfittiamo per sciogliere un nodo strutturale che è la carenza di competenze tecniche e amministrative”.
L’UE sta perdendo fiducia nell’Italia? “Spero che questo non avvenga. Se il presidente della Lombardia si presenta in parlamento sostenendo che sono folli le misure volte a ridurre l’inquinamento non favorisce la credibilità del nostro Paese ma atteggiamenti di chiusura per scelte sbagliate – tagli lineari sul personale degli enti locali, riforma sulla governance. Per esempio le province che sono rimaste, per me potrebbero essere quelli i soggetti che si prendono il carico di effettuare appalti complessi, ma in Parlamento adesso parliamo solo di poltrone e non di riforma reale della Governance.
Ho trovato sconti da parte di Fitto e Zangrillo, per esempio sono stati inseriti come possibilità per assunzione per i giovani contratti che non comportano alla fine del triennio il licenziamento ma la possibilità di vedere trasformato il rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Se iniziamo a non addossare responsabilità a uno o all’altro governo è meglio.
Uno degli errori che si sta prospettando è quello di andare verso l’autonomia differenziata che peggiorerà le differenze e le diseguaglianze e non ci consentirà di affrontare le emergenze stesse, come nel caso del Covid. Attenzione a non portare avanti totem culturali”.