Memorandum UE-Tunisia. Cinque i pilastri. von der Leyen: 65 mln a sostegno scuole tunisine

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AgenPress –  “La Tunisia ha una popolazione giovane ed energica. È nel nostro reciproco interesse far incontrare le nostre persone. Stiamo quindi creando opportunità soprattutto per i giovani. Apriremo una finestra per la Tunisia nel programma Erasmus+, per un valore di 10 milioni di euro, per incrementare lo scambio di studenti. Avvieremo anche dei “partenariati di talento” per offrire ai giovani tunisini l’opportunità di studiare, lavorare o formarsi nell’Unione europea.”

Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nelle dichiarazioni congiunte dal palazzo presidenziale di Cartagine.

I cinque pilastri del Memorandum – assistenza macrofinanziaria, relazioni economiche, cooperazione energetica, migrazione, contatti tra le persone – ricalcano la strategia della Commissione: quella di accordi a tutto tondo, che accompagnino alla cooperazione sul contrasto ai trafficanti una forte accelerazione nei rapporti economici e nelle politiche di approvvigionamento di energia sostenibile. L’accordo “è un investimento nella nostra prosperità condivisa, nella stabilità e nelle generazioni future”, è stato il commento della presidente della Commissione. Certo, Bruxelles ha ribadito che, oltre ai 150 milioni di euro di fondi per sostenere il disastrato bilancio tunisino, per ora non arriverà nulla in più. I restanti 900 milioni verranno erogati “quando ci saranno le condizioni”, ha spiegato von der Leyen ribadendo, allo stesso tempo, l’urgenza, “oggi più che mai, di un’efficace cooperazione sulla migrazione”.

“Lavoreremo insieme anche per modernizzare le scuole. Ad esempio, stiamo sostenendo 80 scuole per prepararsi alla transizione digitale e verde, con un contributo di 65 milioni di euro da parte di Team Europe. Stiamo pianificando insieme l’organizzazione di un forum sugli investimenti in autunno, che riunirà investitori e istituzioni finanziarie internazionali. Esploreremo anche la possibilità di concludere un accordo globale sul trasporto aereo. Ciò andrà a vantaggio del settore turistico e naturalmente migliorerà la connettività, che è così importante per i nostri cittadini e per le nostre imprese.”

“Un importante punto di riferimento per i nostri investimenti sarà il settore digitale. Abbiamo già in cantiere buoni progetti, come il cavo sottomarino Medusa, che collegherà la Tunisia all’Europa. Collegherà 11 Paesi del Mediterraneo, a partire dal 2025, e 150 milioni di euro saranno destinati a questo importante progetto. Un altro settore prioritario sarà la gestione dell’acqua e l’agricoltura sostenibile. Questo è essenziale per adattarsi a un clima più secco e per rafforzare la resilienza del sistema alimentare”, ha sottolineato. Tra le priorità dell’intesa c’è la cooperazione energetica.

“La Tunisia ha un enorme potenziale per le energie rinnovabili. Questo è risaputo. Ha bisogno di sviluppare questo settore. Siamo fornitori affidabili della tecnologia necessaria e sappiamo che l’Europa ha bisogno di forniture affidabili di energia pulita. Stiamo decarbonizzando le nostre economie e per questo abbiamo bisogno di fonti di energia pulita, come ad esempio l’idrogeno verde, e di elettricità prodotta da fonti rinnovabili. Si tratta quindi di una situazione vantaggiosa per tutti. È nell’interesse di entrambi. Stiamo già lavorando a diversi progetti, come Elmed, il cavo sottomarino che collega la Tunisia all’Italia, portando l’elettricità in Europa. Stiamo investendo oltre 300 milioni di euro in questo progetto. E questo è solo l’inizio”, ha spiegato la numero uno dell’esecutivo europeo.

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