L’altra Via Crucis dei detenuti del carcere di Fossombrone

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In sintonia con il Papa, il gesto carico di speranza dei 90 detenuti del carcere speciale di Fossombrone


AgenPress. Domani in esclusiva su Avvenire, il racconto della Via Crucis che si è tenuta oggi tra gli ergastolani del carcere di Fossombrone.

Una delegazione di giovani, guidata da don Francesco Pierpaoli, vicario per la pastorale della diocesi di Fano, e dal cappellano, don Desiré Gahungu aveva già portato in dono nei mesi scorsi, nella struttura di massima sicurezza, uno striscione, un quadro che rappresenta Cristo, uno scrigno vuoto, da riempire con emozioni e speranze per i 90 detenuti.

In sintonia con papa Francesco, la via Crucis di oggi è stato un momento molto toccante, dove gli ospiti hanno messo nelle mani del Signore tutto il carico di sofferenze, desiderio di riscatto, maturati in questi anni. Il palco del teatro del carcere era dominato da una croce in legno realizzata da alcuni reclusi, con ritagli di falegnameria, mentre la Via Crucis, ridotta a nove stazioni, è stata vissuta attraverso canti, preghiere, con un’altra croce, più piccola, realizzata sempre dai detenuti con il legno delle cassette da frutta.

Un momento molto intenso realizzato grazie al direttore del carcere, Orazio Sorrentini, e suor Catherine Southwood, che fa parte della Cappellania.

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