Il modo migliore che ha Giorgia Meloni per rispondere ai ridicoli attacchi dei megafoni del Cremlino è uno solo: revocare finalmente “per indegnità” le 23
#onorificenze della Repubblica Italiana che dal 2014 sono state assegnate dai governi precedenti (eccetto Draghi) a 18 membri della nomenklatura russa, fra cui il portavoce di Putin, Dmitry
#Peskov, e l’attuale ambasciatore russo in Italia, Aleksej
#Paramonov. L’anno scorso il governo Draghi aveva già fatto revocare dal presidente
#Mattarella altre 14 onorificenze.