AgenPress – “La prima quantificazione dei danni che facevamo nella giornata di ieri ci portava a parlare di 250-300 milioni ma” in base alle segnalazioni che ci hanno fatto i sindaci “già vedo in mezzo miliardo la cifra degli interventi che dovranno essere fatti sull’area Firenze-Prato-Pistoia, poi c’è da quantificare anche ciò che è avvenuto a Pisa e Livorno”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani a margine di una conferenza stampa con l’assessore regionale alla protezione civile Monia Monni.
“Quantifico per ora in mezzo miliardo di danni ma dobbiamo pensare a quello che è successo anche in montagna, solo Vernio, Vaiano e Cantagallo hanno avuto danni rilevantissimi, come nell’alta valle del Bisenzio, e da domani cominceremo anche ad essere più precisi e a porre la questione del rapporto con le risorse”. Giani ha sottolineato che “sotto questo aspetto ci sentiamo ben consolidati di aver avuto, con la presidente Giorgia Meloni ne parlammo con grande correttezza, lo stato di emergenza nazionale che ci soccorrerà nell’avere queste risorse”.
“La portata d’acqua dell’Arno fa impressione ma non ci sono criticità, è già passata la piena a Firenze e sta transitando a Empoli. I livelli in piena sono “al di sotto del primo livello di guardia senza criticità e con una portata di 900 mc/secondo. Per il Serchio, il picco è transitato a Ripafratta a 1000 mc/secondo e successivamente a Vecchiano (Pisa). Per l’Ombrone Pistoiese il picco di piena è transitato a Poggio a Caiano, mentre per il Bisenzio il picco è transitato a S. Piero a Ponti”.