AgenPress. “E così, in una manovra che il Governo aveva annunciato come a emendamenti zero, appare di improvviso un emendamento teso a finanziare parte della costruzione del Ponte sullo Stretto attraverso il prelievo di 1.3 miliardi dalle quote del Fondo di sviluppo e coesione destinate a Calabria e Sicilia”.
Cosi’ Stefano Bandecchi, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare e sindaco di Terni, che continua:
“Noi di Alternativa Popolare siamo assolutamente favorevoli alla realizzazione del Ponte di Messina, opera necessaria a tutto il Mezzogiorno e già prevista, per altro, nel piano delle reti Ten-t europee. Quello che ci stupisce, tuttavia, è apprendere come, dopo mesi di rassicurazioni da parte del ministro Salvini sulla copertura finanziaria necessaria alla realizzazione dell’opera, si venga a scoprire oggi come il Governo intenda finanziare il Ponte sottraendo risorse fondamentali per lo sviluppo di Calabria e Sicilia.
Una scelta, a nostro giudizio, assolutamente sbagliata, ancor più perché presa senza la doverosa concertazione dei governatori delle due regioni interessate.
La politica infrastrutturale per il Paese – e specialmente per il Mezzogiorno – deve essere fatta con serietà, altrimenti ogni discussione sul Ponte si tramuterà nella solita presa in giro a cui gli italiani assistono da decenni. E questo, francamente, non è accettabile”, conclude Bandecchi.