AgenPress – Dopo una lunga storia di persecuzione deliberata che ha portato all’estinzione del lupo nella maggior parte dei paesi europei, la combinazione di una serie di cambiamenti ecologici, sociali e legislativi (protezione giuridica, abbandono dei terreni, rimboschimento naturale, aumento delle popolazioni di ungulati selvatici, cambiamento dell’atteggiamento dell’opinione pubblica nei confronti di questa specie) ha permesso al lupo di sopravvivere e di subire un rapido recupero della popolazione alla fine del 20º secolo e in particolare negli ultimi dieci o vent’anni.
Oggi la specie è presente in tutti i paesi dell’Europa continentale, con alcuni paesi che ospitano grandi popolazioni di oltre 1,000 esemplari. Le popolazioni di lupi sono notevolmente aumentate negli ultimi due decenni e continuano a mostrare tendenze generalmente positive. Inoltre, occupano territori sempre più vasti. La continua espansione ha portato a crescenti conflitti con le attività umane, in particolare per quanto riguarda i danni al bestiame causati dal lupo.
Lo status del lupo dovrebbe passare da “strettamente protetto” a “protetto”. E’ la proposta della Commissione europea. La Commissione, ha dichiarato la presidente Ursula von der Leyen risponde a una richiesta di “maggiore flessibilità” da parte delle autorità locali.
“Il ritorno dei lupi è una buona notizia per la biodiversità in Europa – ha spiegato la presidente della Commissione Ue – ma la concentrazione di branchi di lupi in alcune regioni europee è diventata un pericolo reale, soprattutto per il bestiame. Per gestire più attivamente le concentrazioni critiche di lupi, le autorità locali hanno chiesto una maggiore flessibilità. Il livello europeo dovrebbe facilitare questo processo e quello avviato oggi dalla Commissione è un passo importante”. Ora spetta al Consiglio Ue prendere la decisione, in modo che l’Unione possa chiedere che lo status venga modificato nella Convenzione sulla Conservazione della fauna selvatica e degli habitat naturali europei, nota come Convenzione di Berna.
Secondo la Convenzione di Berna e la direttiva Habitat dell’UE, se una specie è “protetta” (anziché “rigorosamente protetta”), la caccia può essere autorizzata tenendo conto della conservazione delle popolazioni. La caccia a tale specie deve essere attentamente regolamentata dagli Stati membri, in quanto essi sono ancora tenuti a garantire il conseguimento e il mantenimento di uno stato di conservazione soddisfacente per le popolazioni nelle loro regioni biogeografiche.
La proposta di decisione del Consiglio presentata dalla Commissione deve essere approvata a maggioranza qualificata degli Stati membri in sede di Consiglio per consentire che la proposta di emendamento sia presentata dall’Unione europea alla prossima riunione del comitato permanente della convenzione e sostenerla nella votazione.
La prossima riunione del comitato permanente e pertinente per la proposta presentata è la 44a riunione, prevista per la fine del 2024. Tuttavia, se ritenuto necessario, l’UE potrebbe chiedere anche una riunione precedente.
Qualsiasi futura decisione di abbassare lo status di protezione del lupo nella legislazione dell’UE sarà subordinata a una decisione adottata dal Consiglio sulla proposta della Commissione presentata oggi e, in una seconda fase, all’esito della pertinente riunione del comitato permanente della convenzione di Berna. L’UE potrebbe quindi decidere in merito a un’eventuale modifica mirata della direttiva Habitat dell’UE. Ciò richiederebbe un processo di codecisione, a partire da una proposta legislativa della Commissione.