AgenPress – Il deputato Emanuele Pozzolo si è sottoposto al test per rilevare tracce di polvere da sparo la mattina del primo gennaio, ovvero ore dopo lo sparo partito dalla sua pistola e che ha ferito il genero di un uomo della scorta di Delmastro.
Secondo il verbale redatto dalle forze dell’ordine il primo gennaio “sussistendo il pericolo di dispersione, alterazione o modifica delle indagini”, alle 7.25 si è proceduto al prelievo di eventuali residui derivanti dall’esplosione dell’arma da fuoco di Pozzolo. Lo stub è stato effettuato su entrambe le mani, sul giubbotto, il pile e il jeans che indossava.
L’immunità parlamentare era stata richiamata dal deputato Emanuele Pozzolo solo per opporsi al sequestro degli indumenti. Nell’immediatezza Pozzolo non si è sottoposto allo Stub, l’esame con cui vengono rilevate tracce che riconducono a uno sparo, appellandosi all’immunità per il sequestro degli abiti. Dopo qualche ora, dietro consultazione con dei conoscenti, ha fatto svolgere il test non solo sulle mani ma anche sugli abiti, che comunque non ha consegnato.
E’ comunque indagato per lesioni aggravate. In procura a Biella è stato aperto un fascicolo nei confronti del deputato, dal momento che è sua la pistola che nella notte di Capodanno ha ferito un 31enne durante la festa nei locali della Pro loco a Rosazza. Il diretto interessato però ha dichiarato di non essere stato lui a sparare. Si tratta dunque di un atto dovuto per poter compiere tutte le indagini del caso.