Elezioni farsa in Russia. Putin riceve gli auguri da altri dittatori simili a lui. Per l’Occidente voto non libero

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AgenPress – Un piccolo gruppo di leader autocratici di tutto il mondo si è congratulato con il presidente russo Vladimir Putin per aver vinto le elezioni presidenziali, ampiamente considerate truccate, che si sono concluse il 17 marzo.

Putin ha ricevuto commenti di congratulazioni dal presidente nordcoreano Kim Jong-Un, dal presidente venezuelano Nicolas Maduro, dal presidente nicaraguense Daniel Ortega e da alcuni altri leader di paesi amici della Russia, secondo quanto riportato da Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL) e altri media. . Le elezioni presidenziali russe, durate tre giorni, hanno portato a Putin l’87,2% dei voti.

Anche il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian ha elogiato Putin per la “vittoria” in una conferenza stampa a Pechino il 18 marzo,  affermando che “la Cina esprime le sue congratulazioni”. Il presidente cinese Xi Jinping ha affermato che la rielezione di Putin “riflette pienamente” il suo sostegno da parte del popolo russo.

I leader occidentali si sono in gran parte astenuti dal presentare le loro congratulazioni , e molti hanno invece preferito dire che le elezioni non sono state libere e giuste.

Il ministero degli Esteri tedesco ha affermato che si tratta di una “pseudo-elezione” e che Putin “fa affidamento sulla censura, sulla repressione e sulla violenza”.

Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale del presidente americano Joe Biden, ha affermato che le elezioni “ovviamente non sono state né libere né giuste” nei commenti citati dal New York Times.

Freedom House, un’organizzazione no-profit che difende la democrazia internazionale, ha assegnato alla Russia un punteggio di 13/100 nella sua pagella del 2024 sulle libertà politiche nel paese.

Putin non ha dovuto affrontare alcuna opposizione significativa alle elezioni presidenziali, poiché è stata impedita la partecipazione a tutti i candidati che si erano apertamente allontanati dalla linea del governo .

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