Agenpress – “La proposta di Casellati non sta in piedi. È una schifezza. Se Meloni vuole davvero fare le riforme, a un certo punto scarta e si butta sul semipresidenzialismo su cui storicamente la sinistra è sempre stata favorevole. Io fossi in lei farei questo”.
Così alla Stampa il leader di IV Matteo Renzi, sulle riforme. “Bisogna che Giorgia si metta d’accordo con Meloni. La verità che se lei fa il referendum lo perde. E se lo perde, il giorno dopo va a casa”.
“Se fa il semipresidenzialismo, pronti a dare una mano. Se fa l’elezione diretta del premier, sì. Ma non do una mano a Meloni. La do al Paese”. Sulla giustizia, il ministro Nordio “non ha fatto una sola cosa che vada nella direzione di garantire una giustizia giusta. C’è un’anima giustizialista dentro FdI impersonata da Delmastro. Sono garantisti solo quando vanno a processo loro”.
Su Toti “pistole fumanti non ne vedo”. Secondo Renzi però “se non ci fosse stato lo scandalo dell’inchiesta anti-Paita sull’alluvione, oggi lei sarebbe al secondo mandato in Liguria e Toti sarebbe a dirigere Studio Aperto”. Rispetto alla legge elettorale “io sono sempre per il sistema del doppio turno con cui eleggiamo i sindaci. Sono l’unico rimasto. Il proporzionale ha un unico grande vantaggio: la preferenza. Io non ho nel simbolo il nome Renzi”. A Schlein “gliel’hanno fatto togliere” e “Tajani ha Berlusconi nel simbolo perché se no non lo voterebbe neanche sua moglie”.