AgenPress. Noi, leader del G7, siamo profondamente preoccupati per le crescenti segnalazioni di repressione transnazionale (TNR). La TNR è una forma aggressiva di ingerenza straniera attraverso la quale gli Stati o i loro rappresentanti tentano di intimidire, molestare, danneggiare o costringere individui o comunità al di fuori dei propri confini.
Il TNR mina la sicurezza nazionale, la sovranità dello Stato, la sicurezza e i diritti umani delle vittime, nonché i principi del diritto internazionale. Ha un effetto paralizzante nei nostri Paesi. Il TNR colpisce spesso dissidenti, giornalisti, difensori dei diritti umani, minoranze religiose e coloro che sono identificati come appartenenti alle comunità della diaspora.
Condanniamo tutti gli atti di TNR, inclusi ma non limitati a quelli che coinvolgono:
- Minacce o atti di violenza fisica quali molestie, aggressioni, rapimenti o assassini;
- Abuso della cooperazione con altri stati stranieri, organismi internazionali e organizzazioni intergovernative, al fine di detenere, rimpatriare forzatamente o reprimere obiettivi, ad esempio sfruttando l’applicazione del diritto extraterritoriale e gli strumenti investigativi e antiterrorismo;
- Rimpatrio forzato mediante confisca dei passaporti, invalidazione dei documenti o negazione dei servizi consolari;
- Repressione digitale transnazionale, come il doxing e le campagne diffamatorie a sfondo sessuale che prendono di mira in particolar modo le donne, per indurre al rispetto, al silenzio, minacciare, screditare o vendicarsi;
- Uso improprio di spyware e strumenti informatici per svolgere attività di sorveglianza e per consentire il targeting e il tracciamento fisici, l’hacking o le molestie informatiche; e
- Minacce dirette o implicite contro i membri della famiglia.
Siamo inoltre oggetto di minacce da parte di Stati stranieri e dei loro rappresentanti nei confronti dei nostri cittadini al di fuori dei nostri confini, come ad esempio la detenzione arbitraria.
Riconosciamo l’importante ruolo svolto da tutti i partner, tra cui la società civile, il mondo accademico e il settore privato, nel contrastare questa minaccia. Accogliamo con favore le raccomandazioni d’azione emanate dal Dialogo multilaterale del G7 sulla repressione transnazionale, ospitato a Ottawa nel febbraio 2025, per sviluppare strategie concrete per proteggere coloro che ne sono vittime.
Sulla base dell’impegno di Charlevoix del 2018 sulla difesa della democrazia dalle minacce straniere e di queste raccomandazioni, noi, leader del G7, ci impegniamo a promuovere una comprensione comune della TNR, a sensibilizzare e a promuovere la responsabilità per aumentare i costi per coloro che si impegnano in azioni di TNR. Nell’ambito di questi sforzi, intendiamo:
- Sviluppare una comprensione globale della minaccia e del suo impatto corrosivo, anche sui diritti umani e sulla democrazia; ciò include segnalare il TNR come un importante vettore di interferenza straniera nei rapporti pubblici del Meccanismo di risposta rapida (RRM) del G7 e rafforzare il coinvolgimento con partner affini e impegnarsi più ampiamente nei forum multilaterali pertinenti.
- Sviluppare un quadro di resilienza e risposta al TNR che comprenda: misure per rafforzare la cooperazione del G7 per contrastare il TNR; un compendio delle migliori pratiche operative, diplomatiche, politiche, legislative e di coinvolgimento della comunità; e condivisione di informazioni sulle tecniche, tendenze e vettori più recenti del TNR osservati a livello globale, basandosi su iniziative più ampie come il processo Pall Mall relativo alle capacità di intrusione informatica.
- Avviare una Digital TNR Detection Academy tramite il G7 RRM per sviluppare una capacità collettiva di rilevare TNR online; l’Accademia fornirà al G7 e ai partner le competenze tecniche e gli strumenti per identificare e rispondere alle più recenti minacce basate sulla tecnologia.
- Sostieni coloro che potrebbero essere bersaglio del TNR, nonché i membri della società civile che lavorano attivamente per contrastare la minaccia, anche attraverso iniziative come il Canada-UK Common Good Cyber Fund e agendo in solidarietà con altri stati interessati dal TNR.
Raddoppieremo i nostri sforzi per garantire la sicurezza delle nostre comunità, difendere i diritti umani, compresa la libertà di espressione online e offline, e salvaguardare la nostra sovranità.