AgenPress. Si prevede che il presidente Donald Trump partirà per un viaggio lampo in Medio Oriente, con eventi in Israele ed Egitto che segneranno la prima fase del suo piano di pace per Gaza.
Le forze di polizia israeliane hanno dichiarato che sono state rafforzate le misure di sicurezza per l’arrivo di Trump, previsto per domani mattina, con “migliaia di poliziotti e agenti della polizia di frontiera” dispiegati lungo le rotte principali.
Secondo l’ufficio stampa del governo israeliano, all’aeroporto Ben Gurion è stato steso un tappeto rosso, dove Trump sarà accolto dal presidente del Paese Isaac Herzog e dal primo ministro Benjamin Netanyahu.
Durante la sua breve visita, Trump dovrebbe parlare al parlamento israeliano, la Knesset, dove incontrerà anche le famiglie degli ostaggi. La visita avviene lo stesso giorno in cui scade il termine per il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani rimasti a Gaza da parte di Hamas.
Dopo aver lasciato Israele, si recherà a Sharm El-Sheikh in Egitto, dove presiederà un vertice dei leader mondiali con il presidente egiziano el-Sissi, impegnato a garantire una pace duratura nella regione. Si prevede poi che il presidente ritorni a Washington.
A Tel Aviv, in Piazza degli ostaggi, durante un discorso dell’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff quando ha nominato Benjamin Netanyah è partito un coro di fischi; mentre il nome del presidente Donald Trump ha suscitato applausi e cori di “Grazie, Trump”.
Witkoff sorpreso dalla reazione e, dopo una pausa, ha affermato che Netanyahu ha avuto un ruolo chiave nel garantire il rilascio degli ostaggi.