AgenPress. Il Consiglio dei Ministri si è riunito venerdì 17 ottobre 2025, alle ore 11.29 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano.
BILANCIO DELLO STATO
Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2026 e bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028 (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2026 e bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028.
Il disegno di legge prevede un intervento di circa 18 miliardi medi annui. La manovra, che non comporta un aumento del disavanzo pubblico, è responsabile e sostenibile, conferma il percorso di risanamento dei conti dello Stato con la priorità verso i redditi più bassi, il lavoro dipendente, il ceto medio, la famiglia, le imprese attraverso misure mirate. Sostiene il potere d’acquisto delle famiglie, rafforza il sistema sanitario e favorisce la competitività delle imprese.
Misure fiscali e sostegno al reddito
Riduzione della seconda aliquota dell’IRPEF – scaglione tra 28 e 50mila euro – che passa dal 35% al 33%. La riduzione sarà sterilizzata per i redditi superiori a 200.000 euro.
Regime fiscale agevolato sui rinnovi contrattuali, premi di produttività e trattamento accessorio.
Confermata per il 2026 la disciplina in merito al bonus ristrutturazione sulla prima casa al 50%.
Confermata la cosiddetta flat tax al 15 per cento per i redditi da lavoro dipendente o da pensione fino a 35mila euro.
Famiglie, lavoro e politiche sociali
Stanziati nel triennio circa 3,5 miliardi per la famiglia, il contrasto alla povertà e revisione ISEE.
Al fine di favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate si introduce infatti una revisione della disciplina per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza con effetti complessivi annui di quasi 500 milioni di euro.
Finanziati in via permanente per 60 milioni di euro annui i cosiddetti “centri estivi”.
Rifinanziata per gli anni 2026 e 2027 la “Carta dedicata a te”, un contributo di 500 euro per le famiglie con ISEE non superiore a 15.000 euro per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.
Sterilizzato l’aumento di tre mesi dell’età pensionabile, a partire dal 2027, per i lavoratori impegnati in attività usuranti e gravose. Per le restanti categorie di lavoratori l’aumento sarà di un solo mese nel 2027 e di due mesi nel 2028.
Previsto l’incremento di 260 euro all’anno per le pensioni dei soggetti in condizioni disagiate.
Per il 2026 rispetto al 2025 è rafforzato il bonus mamme, che passa da 40 a 60 euro mensili a favore delle lavoratrici con almeno due figli e reddito fino a 40.000 euro. Potenziati anche il congedo parentale e il congedo per malattia dei figli minori.
Sanità
Ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi a decorrere dal 2027. Una parte di tali risorse sarà destinata a nuove assunzioni e al miglioramento dei trattamenti in favore del personale sanitario. Al fine di garantire la riduzione delle liste di attesa e il rispetto dei tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie e per far fronte alla carenza di personale sanitario, nel 2026 si autorizza quindi l’assunzione di personale sanitario.
Imprese
Ai fini delle imposte sui redditi, le imprese che acquistano beni strumentali nuovi potranno beneficiare della maggiorazione del costo di acquisizione per calcolare ammortamenti e canoni di leasing nella misura del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro e del 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro. Nel caso di investimenti green si applica nella misura del 220% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 140% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro e del 90% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.
La soglia esentasse dei buoni pasto elettronici per i dipendenti passa da 8 euro a 10 euro.
Saranno presenti nel triennio il credito d’imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (ZES) e, nella misura di 100 milioni di euro nel triennio 2026-2028, per le zone logistiche semplificate (ZLS). È prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax. Viene rifinanziata anche la misura agevolativa “Nuova Sabatini”.
Banche
Confermato il contributo del settore finanziario con il coinvolgimento di banche e assicurazioni. Tra le misure è prevista la proroga del rinvio delle deduzioni relative alle svalutazioni e perdite su crediti, nonché del costo dell’avviamento, connesse alla rilevazione delle imposte differite attive (DTA). Sugli utili accantonati a patrimonio che vengono liberati e distribuiti prevista una imposta agevolata. Modificata aliquota IRAP e confermata parziale deducibilità di perdite ed eccedenze ACE.)
Pace fiscale
Vengono introdotti interventi di pacificazione fiscale rivolti ai contribuenti per i carichi affidati all’agente della riscossione fino al 31 dicembre 2023. Questi ultimi potranno essere definiti in una unica soluzione oppure pagati in 9 anni, in 54 rate bimestrali uguali. La misura è rivolta ai contribuenti che hanno presentato la dichiarazione ma hanno omesso il pagamento. Vi è la possibilità di aderire alla misura anche per gli enti locali.
NOMINE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, visti i pareri favorevoli espressi dal Consiglio di Presidenza della Corte dei conti, ha deliberato la nomina a Consiglieri della stessa Corte, nell’ambito dell’aliquota dei posti riservata al Governo, ai sensi dell’articolo 7, terzo comma, del Regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214 e del decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 1977, n. 385, del Generale di Corpo d’Armata (Comandante della scuola dell’Arma dei Carabinieri) Giuseppe La Gala, dell’Ammiraglio ispettore capo (CP) – Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto Nicola Carlone e del Generale di Corpo d’Armata della Guardia di finanza Fabrizio Carrarini.
LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato undici leggi regionali e ha quindi deliberato di impugnare:
- la legge della Regione Toscana n. 49 del 20/08/2025, recante “Gestione multifunzionale del bosco e degli ecosistemi forestali, sviluppo sostenibile, tutela e valorizzazione dell’ambiente, competenze ai fini del vincolo idrogeologico nei parchi e nelle riserve naturali regionali. Modifiche alle leggi regionali 39/2000, 30/2015 e 65/1997”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di tutela del paesaggio, sicurezza e tutela dell’ambiente, violano gli articoli 9 e 117, secondo comma, lettere h) e s), della Costituzione;
- la legge della Regione Toscana n. 50 del 20/08/2025, recante “Disposizioni concernenti le aree protette regionali e i siti della Rete Natura 2000 in materia di sanzioni, valutazione di incidenza, oneri istruttori e regolamento della riserva naturale. Modifiche alla l.r. 30/2015”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di tutela dell’ambiente, violano l’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione;
- la legge della Regione Toscana n. 51 del 20/08/2025, recante “Semplificazioni in materia edilizia. Adeguamento alla normativa statale di riferimento. Modifiche alla l.r. 65/2014”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni e governo del territorio, violano l’articolo 117, secondo comma, lettera m), e terzo comma della Costituzione;
- la legge della Regione Toscana n. 52 del 21/08/2025, recante “Disposizioni in materia di cave e di servizio idrico integrato. Modifiche alla l.r. 35/2015 e alla l.r. 69/2011”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di libertà di iniziativa economica, tutela della concorrenza e libera circolazione delle merci violano gli articoli 41, 117, secondo comma, lettera e), e 120, primo comma, della Costituzione.
Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare:
- la legge della Regione Abruzzo n. 25 del 22/08/2025, recante “Disposizioni per il completamento della riforma del sistema produttivo abruzzese attraverso la conclusione del processo di riordino dei Consorzi industriali e la riforma ed il potenziamento dell’ARAP”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 26 del 22/08/2025, recante “Istituzione dell’Agenzia Regionale Abruzzo Lavoro (ARAL)”;
- la legge della Regione Toscana n. 48 del 18/08/2025, recante “Disposizioni in materia di educazione alimentare”;
- la legge della Regione Toscana n. 53 del 21/08/2025, recante “Prevenzione della morte cardiaca improvvisa giovanile”;
- la legge della Regione Toscana n. 54 del 22/08/2025, recante “Sostegno alle attività di valorizzazione e promozione culturale delle associazioni pro-loco della Toscana”;
- la legge della Regione Toscana n. 55 del 22/08/2025, recante “Disposizioni per la promozione ed il riconoscimento della figura del caregiver familiare”;
- la legge della Regione Toscana n. 56 del 22/08/2025, recante “Disposizioni per la promozione delle attività teatrali nelle istituzioni scolastiche”;
Infine, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di rinunciare in modo totale all’impugnativa della legge della Provincia autonoma di Trento n. 16 del 07/12/2022, recante il “Piano industriale per il miglioramento degli impianti di grande derivazione a scopo idroelettrico: integrazione dell’articolo 26-septies della legge provinciale 6 marzo 1998, n. 4 (Disposizioni in materia di grandi derivazioni a scopo idroelettrico e altre disposizioni connesse)”, in quanto la Provincia ha apportato modifiche alle disposizioni oggetto di impugnativa che consentono di ritenere totalmente superate le censure di illegittimità rilevate.