Leone XIV: “Migranti trattati come spazzatura e popoli derubati”

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AgenPress. Popoli spogliati, derubati, saccheggiati, costretti alla povertà; migranti vulnerabili vittime di abusi e trattati come “spazzatura”. Poi droghe vecchie e nuove (come il fentanyl) che dilagano; inondazioni, tsunami, terremoti che rendono evidente la crisi climatica; il profitto che diviene sempre più idolatria così come il culto del corpo e del benessere fisico.

Ancora: la giustizia che sembra fallire; le nuove tecnologie che fanno crescere il progresso tanto quanto le disuguaglianze; la disoccupazione, l’emarginazione, lo sfruttamento; una generale tendenza “disumanizzante” delle ingiustizie sociali e l’ampliamento esponenziale del divario tra una “piccola minoranza” – l’1% della popolazione – di ricchi e la stragrande maggioranza di poveri.

È un ritratto intriso di amaro realismo quello che Papa Leone XIV traccia di quest’epoca attuale nel discorso ai Movimenti popolari, ricevuti oggi pomeriggio in Aula Paolo VI in occasione del V Incontro internazionale a Roma.

“Gli Stati hanno il diritto e il dovere di proteggere i propri confini, ma ciò dovrebbe essere bilanciato dall’obbligo morale di fornire rifugio”, afferma Leone XIV. Stigmatizza “l’abuso dei migranti vulnerabili”, davanti al quale “non assistiamo al legittimo esercizio della sovranità nazionale, ma piuttosto a gravi crimini commessi o tollerati dallo Stato”.

Si stanno adottando misure sempre più disumane – persino politicamente celebrate – per trattare questi “indesiderabili” come se fossero spazzatura e non esseri umani.

Leone XIV punta il dito contro l’impatto negativo dello sviluppo tecnologico su sanità, istruzione, lavoro, trasporti, urbanizzazione, comunicazione, sicurezza, difesa. Anzitutto evidenzia il “paradosso” della mancanza di terra, cibo, alloggio, lavoro per milioni di persone, mentre “i telefoni cellulari, i social network e persino l’intelligenza artificiale sono alla portata di milioni di persone”. Poveri inclusi.

Assicuriamoci che, quando vengono soddisfatti bisogni più sofisticati, quelli fondamentali non vengano trascurati.

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