Italia sopra media Ue per rischio povertà e disuguaglianza

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AgenPress. Secondo il Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) 2024 diffuso dall’Istat, nel 2024 il rischio di povertà in Italia è al 18,9%, superiore alla media Ue27 (16,2%). La disuguaglianza del reddito netto è anche più alta (5,5% Italia vs 4,7% Ue27).

“Dati noti a tutti, tranne che al Governo che con questa manovra abbandona al loro destino queste persone, aggravando il problema, dato che concentra le risorse relative alle modifiche delle aliquote Irpef, non sul 40% più povero della popolazione come si dovrebbe fare, ma sul 40% più ricco, ben l’85,2% del guadagno va a loro secondo i dati Istat e addirittura il 62,2% va al 20% più ricco” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Il ministro Giorgetti, quindi, invece di attaccare a sproposito Bankitalia e Istat per aver dato i numeri, quelli esatti, farebbe meglio a rendersi conto che se non sono i ricchi quelli che guadagnano 45 mila lordi, anche se certo non rientrano il quel 18,9% di italiani a rischio povertà, lo sono certamente quelli che dichiarano 200 mila euro. Dare a queste persone poco più di 400 euro significa buttare i soldi dalla finestra. Almeno sterilizzi il taglio dell’Irpef sopra i 50 mila euro” conclude Dona.

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