Marco Nardini CFO & Corporate Services GreenIT Council 2025 by Remind

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AgenPress. Si sono conclusi il 27 febbraio 2025 i tavoli di approfondimento di “Italian Investment Council 2025” by Remind – l’Associazione delle Buone Pratiche dei Settori Produttivi Italiani – un’importante occasione di confronto tra Pubblico e Privato per promuovere le eccellenze del Made in Italy all’estero, analizzare le sfide e le opportunità legate agli investimenti e allo sviluppo economico sostenibile, sociale e culturale.

Esperti, Imprenditori, Manager, Professionisti Partner di Remind che hanno messo a disposizione esperienze e competenze per delineare insieme alle Istituzioni internazionali, nazionali e locali le Politiche industriali per la crescita dell’Italia, per la sicurezza e il benessere delle persone dove vivono, operano e transitano.

Tra i partecipanti Marco Nardini, CFO & Corporate Services GreenIT che ha cosi dichiarato: “sono lieto e molto onorato di partecipare a “Italian Investment Council by Remind”, alla presenza di Istituzioni politiche e tecniche, imprenditori e manager, uniti per la crescita della nostra Nazione. Tratterò i temi dell’innovazione e della sostenibilità da uno specifico punto di osservazione: quello consentito dal mio attuale incarico all’interno di un’azienda, nata dagli sforzi comuni del gruppo ENI e del gruppo CDP, che ha obiettivi molto ambiziosi, nell’interesse dello sviluppo della nostra Nazione. Il tema della sostenibilità negli ultimi anni ha assunto una rilevanza crescente. La sfida al cambiamento climatico e la preservazione delle risorse naturali per le future generazioni stanno portando ad includere sempre più questo assioma in tutte le decisioni di investimento nelle aziende del mondo industrializzato, in primis nei paesi dell’Unione europea, inclusa l’Italia. C’è un nesso fortissimo tra la sostenibilità e l’innovazione tecnologica e spesso quest’ultima diventa una leva fondamentale per il perseguimento di politiche finalizzate proprio alla sostenibilità. In tal senso, voglio portare alla vostra attenzione quanto sta avvenendo – ad esempio – in ambito energetico con lo sviluppo di impianti di produzione di energia elettrica da fonti esclusivamente rinnovabili. Negli ultimi anni il settore è stato attraversato da molteplici rilevanti trasformazioni e mutamenti. In Italia stiamo assistendo ad uno sviluppo senza precedenti di parchi fotovoltaici ed eolici basati su tecnologie sempre più efficienti e performanti. Anche in Italia, sono in fase di studio ambiziose iniziative di sviluppo di parchi eolici in mare aperto (cosiddetti “offshore”) con tecnologie innovative, prive di infrastrutture fisse (impianti “galleggianti”), dal limitato impatto ambientale e dall’elevatissima capacità di produzione di energia elettrica. Si è dunque ad un punto di svolta con riflessi potenzialmente molto positivi anche per l’economia della nostra Nazione e dell’Unione europea. La guerra in Ucraina ha messo chiaramente in evidenza i limiti ed i pericoli insiti nella dipendenza dall’estero per il soddisfacimento del fabbisogno energetico nazionale e dell’Unione europea. Abbiamo compreso di quanto continuiamo ad essere fortemente esposti a fluttuazioni rilevanti dei prezzi energetici a causa della complessità ed instabilità del quadro politico ed economico internazionale.  Tale quadro, caratterizzato da forte instabilità, sortisce evidenti effetti negativi sul comparto industriale italiano ed europeo, che risulta meno competitivo nel mercato globale a causa dei più alti costi energetici da sostenere. L’innovazione tecnologica in questo senso va quindi intesa non solamente come fattore fondamentale per raggiungere livelli sempre più elevati in termini di sostenibilità ma anche, come ad esempio nel settore delle energie rinnovabili, come fattore strategico per assicurare indipendenza energetica e competitività delle industrie italiane sul mercato mondiale. Non sono da trascurare, inoltre, i potenziali riflessi positivi in termini di valorizzazione dell’elevato know-how tecnico e tecnologico di alcune prestigiose aziende italiane (Saipem e Fincantieri, ad esempio), che potrebbero giovarsi dello sviluppo di filiere di produzione di infrastrutture energetiche legate alla diffusione delle energie rinnovabili. La società in cui attualmente ricopro il ruolo di CFO e Corporate Services ha nella transizione energetica il suo principale obiettivo e nella sostenibilità il caposaldo fondamentale del suo business. Quindi la sostenibilità, connessa all’innovazione tecnologica, va colta anche nel senso di un’opportunità di sviluppo per la nostra Nazione e per l’Unione europea””

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