Agenpress – “Il Mes non lo utilizzeremo però utilizzeremo il programma per la cassa integrazione europea, utilizzeremo i 200 miliardi della Banca europea degli investimenti e le altre possibilità che le istituzioni europee hanno deciso in queste settimane” come l’allentamento delle regole sugli aiuti di Stato, che permette garanzie al 100% attivate con l’ultimo decreto sulla liquidità delle imprese.
A spiegarlo il viceministro all’Economia Antonio Misiani, ricordando anche l’intervento della Bce che consente di tenere lo spread “sotto controllo”.
“No alle condizionalità del Mes”, dice Roberto Fico “E’ stato sottoscritto in un momento di difficoltà. Ora siamo in un momento diverso, abbiamo davanti a uno shock asimmetrico”.
Ma Italia Viva per bocca del vicecapogruppo di Italia viva alla Camera Luigi Marattin, chiede “in quale riunione di maggioranza è stata presa questa decisione populista? Perché rifiutare uno strumento per il quale si è dato mandato ad un ministro di lottare? Ormai per cogliere le differenze tra Pd e M5S serve un microscopio ad altissima risoluzione”.
“Se davvero Conte e il governo non vogliono il Mes, basta che calendarizzino e votino la Proposta di Legge depositata dalla Lega per la revoca del Trattato”, replica dal canto suo Matteo Salvini. “PD e 5Stelle lo facciano e noi ci siamo! Le risorse offerte dal MES sono trascurabili rispetto al pericolo che esso venga usato come grimaldello per far entrare in Italia la troika. La vera soluzione è un intervento della Banca centrale”.
“Altro che MES più o meno leggero, inserito nel “pacchetto” approvato di recente dall’Eurogruppo a Bruxelles alla presenza del governo italiano, un trattato che dovrebbe solo essere liquidato e cancellato”, si legge in una della Lega. “Ricordiamo inoltre al governo che, dal 1979 ad oggi gli Italiani hanno versato nelle casse di Bruxelles quasi 140 miliardi di euro in più rispetto a quanto è tornato nelle nostre tasche. Non è più tempo di chiedere o implorare, facendoci umiliare: è tempo di rialzare la testa e dare ai nostri cittadini quelli che è dovuto. Adesso, non domani”.