Transparency International Italia e REACT analizzano i 4 maggiori rischi di corruzione emersi durante l’emergenza Covid-19: appalti pubblici, gestione delle spese, farmaceutica, traffico di dati
Agenpress. L’emergenza Covid19 sta richiedendo estremi sforzi al Sistema Sanitario Nazionale. I governi stanno mobilitando risorse economiche senza precedenti e il governo centrale attribuisce poteri straordinari a commissari nazionali e regionali. Molti appalti pubblici vengono aggiudicati ed eseguiti con procedure accelerate, i benefici economici vengono riconosciuti sulla base di semplici autocertificazioni, incredibili quantità di dati clinici e sanitari vengono raccolti quotidianamente ed entrano nel patrimonio pubblico.
Tutto ciò significa che i rischi di distorsione dei processi decisionali e di spesa sono molto più elevati rispetto alle condizioni di “normalità”.
Le strategie di prevenzione della corruzione in ambito sanitario descritte nei Piani Triennali (PTPC) 2019-2012, non hanno previsto come i rischi di corruzione possano mutare durante le fasi emergenziali, come quella attuale. Transparency International Italia e REACT vogliono dare il proprio contributo affinché gli enti sanitari possano identificare e gestire meglio i rischi che stanno emergendo, attraverso un primo catalogo dei rischi di corruzione in tempo di coronavirus.
“Questa breve analisi ha un duplice scopo: mettere in guardia sui rischi a cui il sistema va incontro durante una fase emergenziale come quella che stiamo vivendo e allo stesso tempo – sottolinea Davide Del Monte, Direttore Esecutivo di Transparency International Italia – offrire idee pratiche a dirigenti e responsabili della sanità per mettere in atto efficaci strategie di difesa dai corruttori”.
“Stiamo monitorando la variazione dei fattori di rischio corruzione durante l’emergenza – sottolinea Lorenzo Segato Direttore di React – e questo studio ci permetterà di arrivare preparati alla prossima crisi. Allora saremo in grado di aiutare immediatamente le unità di crisi per tenere lontani gli sciacalli”.
Proprio ieri inoltre, Transparency International Italia e REACT insieme ad altre organizzazioni della società civile hanno chiesto ai Presidenti di Regione di rendere disponibili al più presto, in formato machine readable e aperto i dati relativi ai tamponi eseguiti nelle singole Regioni, ovviamente anonimizzati, ma con il massimo grado di dettaglio. A questo link, il testo della lettera: https://www.transparency.it/presidenti-delle-regioni-aprite-i-dati-sul-covid-19/
L’analisi completa dei rischi: https://www.transparency.it/quali-rischi-di-corruzione-per-la-sanita-durante-l’emergenza-covid-19/