I grandi uomini di cui oggi ha bisogno il Paese: Giuseppe Di Vittorio. È la mentalità fattuale del primo sindacalista senza catechismi ideologici. Che serve oggi addirittura più che nel Dopoguerra. Per fare la seconda Ricostruzione economica italiana
Agenpress – Ciao Peppino, solo tu puoi fermare tutto questo. Ciao Peppino Di Vittorio, il più grande dei sindacalisti italiani e il primo senza catechismi ideologici. Ti vedo lì tra De Gasperi e la tua “cafoneria”. In mezzo ci sono Scelba, l’attentato a Togliatti, morti, feriti, lo sciopero generale e la guerra civile evitata. So quello che hai fatto. Chi se lo ricorda?
Penso che oggi i signorotti della macchina pubblica se avessero te davanti finirebbero di fare castelletti di carta e si occuperebbero di chi ha bisogno. Servirebbe a loro e ai politici che ci governano la tempra che ti ha fatto dire sì alla Cassa per il Mezzogiorno e no all’invasione dell’Unione Sovietica in Ungheria facendo tutte e due le volte la cosa giusta e polemizzando tutte e due le volte con il Pci e Togliatti. Non ci illudiamo, purtroppo, è merce rara di questi tempi. Mangi le triglie con le mani e scrivi solo con la tua penna stilografica (guai a chi la tocca) ma non hai mai esitato a prenderti le tue responsabilità.
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