Agenpress – “La montagna partorirà il topolino? Sarà, oggi, la volta buona? Il Consiglio dei ministri vari in giornata il ‘Dl rilancio’, perché le imprese davvero non possono attendere ulteriormente”. Lo dichiara, in una nota, il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto.
“Dalla lettura delle bozze in circolazione, con oltre 250 articoli e piu’ di 400 pagine, – spiega Sciotto – ci sono tanti punti che non ci convincono. Riteniamo che un testo più agevole e chiaro sarebbe risultato più agevole in fase di attuazione sia per i consulenti che per gli imprenditori, i quali si troveranno al cospetto di una complessità burocratica senza precedenti che finirà per rallentare l’avvio della ripresa produttiva”.
“E’ evidente – aggiunge – che nonostante i ritardi con cui arriva il decreto, dobbiamo rilevare che non si è voluto avviare un confronto costruttivo tra Palazzo Chigi e il mondo delle imprese, infatti, passaggi chiave come sull’Irap restano accennati, ma non esaustivi”.
“Tuttavia, non faremo mancare il nostro apporto di idee e suggerimenti alle forze politiche in fase di conversione del Dl, solo chi vive le dinamiche delle imprese può rappresentare compiutamente il disaggio che stanno vivendo in questa fase di recessione economica”, conclude Sciotto.