Silvia Romano, Fiano (PD): “Trovo che sia bestiale dire impunemente una cosa così grave in un’aula del Parlamento”

Agenpress. Emanuele Fiano, deputato del PD, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Il deputato leghista Pagano ha definito Silvia Romano ‘neo-terrorista’. “Trovo che sia bestiale dire impunemente una cosa così grave in un’aula del Parlamento -ha affermato Fiano-. Nessuno di noi è capace di poter immaginare fino in fondo quello che ha vissuto Silvia Romano, per 18 mesi ostaggio di uno dei gruppi terroristi più terribili, il direttore di Repubblica Molinari li ha definiti i peggiori.

Dopodichè noi stiamo parlando di una ragazza di cui ancora non sappiamo nulla, a parte il fatto che si è convertita all’Islam. Una cosa è l’Islam, altra cosa è l’islamismo. Portiamole rispetto, per adesso sappiamo solo che è stata prigioniera di gente terribile e che è stata liberata. Vorrei ricordare che la ragazza è stata interrogata dai servizi segreti, dai Ros e della Procura di Milano e per adesso non è emerso nulla che faccia supporre che la ragazza abbia aderito a movimenti jihadisti.

Per questo le parole di Pagano sono calunniose. Mi ha colpito che Salvini ieri, proprio dopo le parole di Pagano, abbia esordito con un’affermazione molto corretta: lasciamo perdere Silvia Romano, noi combattiamo il terrorismo jihadista. Sottoscrivo queste parole. Io non so se sia stato pagato un riscatto, vorrei solo ricordare che i precedenti governi hanno utilizzato i nostri servizi all’estero per salvare vite umane. Secondo me le vite dei nostri connazionali rapiti devono essere salvate. Se anche fosse stato pagato un riscatto, bisogna interrogarsi se una vita vale un riscatto.

Ho visto le razioni di chi dice che Al Shabaab utilizzerà i soldi del riscatto per compare le armi, me ne rendo conto, è una pessima notizia, ma bisogna mettere sul piatto della discussione l’alternativa. Se non l’avessimo liberata la ragazza sarebbe finita probabilmente come altri rapiti italiani”.

Sulle associazioni di volontariato. “Ho visto che persone che molto meglio di me conoscono quel mondo, come Lia Quartapelle, hanno detto che si debbano seguire protocolli di sicurezza maggiori. Sono d’accordo”.

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