Agenpress. Rifondazione Comunista esprime la propria solidarietà ai giornalisti dell’Ansa in sciopero contro i tagli nelle retribuzioni e nei rapporti di lavoro con la scusa di presunte minori entrate a causa dell’emergenza coronavirus.
Una proprietà assolutamente inadeguata per una una testata con queste caratteristiche continua come fa da anni a scaricare sui lavoratori con tagli e riduzioni salariali le proprie incapacità gestionali.
E come purtroppo sta accadendo in tutto il paese quelli più colpiti dal piano prospettato dall’azienda, che arriva dopo una fase di lavoro in smart working senza diritti, sono i giornalisti precari che verrebbero colpiti nelle retribuzioni e nelle prospettive di lavoro.
Nessuna categoria è al sicuro in un’epoca di strapotere del padronato che anche in questo caso si dimostra socialmente irresponsabile.
Queste scelte che “..comprometterebbero gravemente la capacità dell’ANSA di assicurare un notiziario qualitativamente e quantitativamente adeguato..” e la mancanza di una prospettiva di rilancio hanno indotto l’assemblea dei giornalisti a indire lo sciopero di 48 ore che come partito sosteniamo pienamente.
Uniamo la nostra voce all’appello verso il governo e il parlamento perché intervengano in modo deciso a garanzia dei diritti dei lavoratori, dei livelli occupazionali e della libertà d’informazione.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Antonello Patta, responsabile lavoro
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea