Buon compleanno Capitano Varenne!!! Il più grande trottatore di tutti i tempi compie 25 anni

Agenpress – Il Capitano, così è stato soprannominato Varenne, il più grande trottatore di tutti i tempi, un vero e proprio fenomeno degli ippodromi che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. Tra gli altri appellativi che hanno definito la sua leggenda, è stato chiamato anche il cavallo bionico e il figlio del vento.

Nella sua carriera ha totalizzato ben oltre 6 milioni di euro, collezionando vittorie ovunque. La sua storia è diventata un mito, una leggenda nel trotto, contribuendo a diffondere il tricolore negli ippodromi più prestigiosi.

Nel giorno del suo 25° compleanno sono numerose le dediche e gli articoli riservati al campione. Sul sito Varenne.it dedicato al Capitano, vi è anche la possibilità d’inviare gli auguri in ricordo del campione. In molti hanno voluto rendere omaggio a questo straordinario trottatore, dimostrando che nessuno si è dimenticato delle emozioni che ha fatto vivere a milioni di persone.

Storia di Varenne

Varenne è figlio dello stallone americano Waikiki Beach e della fattrice italiana Ialmaz. Nasce nel maggio del 1995 a Copparo, in provincia di Ferrara, nell’allevamento di Zenzalino. Prende il nome dalla rue de Varenne, sede dell’Ambasciata Italiana a Parigi. Le sue vittorie le ha collezionate grazie al binomio il driver romano Giampaolo Minnucci affermandosi a livello internazionale nelle più importante gare. Il suo esordio risale il 4 aprile 1998, quando era ancora di proprietà dell’allenatore e driver francese Jean Pierre Dubois. Vinse la corsa, per un eccezionale recupero, ma venne squalificato per aver rotto con il galoppo. La sua prestazione straordinaria conquistò molti appassionati tra i quali il napoletano, Enzo Giordano, che trattò l’acquisto di Varenne a 150 milioni di lire. A soli tre anni, iniziò la sua carriera nel trotto con i colori della Scuderia Dany di Giordano che affidò Varenne a un centro ippico situato a Tor San Lorenzo, vicino a Roma.

Segue un allenamento con un team guidato dall’allenatore finlandese Jori Turja e con il driver Minnucci. Inizia a collezionare vittorie nel Derby del Trotto, vincendo su Viking Kronos, campione incontestato per tre anni. Nel 1999 ha vinto tutti i gran premi per poi esordire a livello internazionale al Gran Premio delle Nazioni di San Siro per vincere la gare, superando la trottatrice americana Moni Maker.

In totale, nel 1999 ha gareggiando in 14 corse, vincendolo tutte. Nel 2000, il nome di Varenne entra nel firmamento dei cavalli trottatori più forti del mondo. Compete in 18 gare, riportando 13 vittorie. Partecipa al Prix d’Amérique dove dà prova di  una sensazionale rimonta, che lo porta al terzo posto. Lo stresso anno corre al Prix Louis Roederer e si aggiudica il Lotteria di Agnano e il Gran Premio Giubileo 2000 di Roma.

Nel 2001 Varenne si afferma come fuori classe, superando tutti i suoi avversari al Grand Slam del trotto europeo: Amérique, Lotteria, Elitloppet per poi proseguire a scalare le vette del podio nella Breeders Crown, la corsa più importante degli Stati Uniti. Negli Stati Uniti, Varenne consegue sull’anello del Meadowlands il record mondiale di tempo. Il successo di Varenne arriva nel 2002 consacrato il trottatore più veloce di tutti i tempi, bissando il Grand Slam. Alla fine della stagione, concluse il suoi tour ottenendo i record su tutte le piste.

Il capitano è l’unico cavallo nella storia dell’ippica mondiale ad aver vinto il titolo di “Cavallo dell’anno” in tre differenti Stati (Italia 2000, 2001, 2002; Francia 2001 e 2002; Stati Uniti 2001), ed è anche l’unico trottatore ad aver vinto le corse più importanti del mondo nello stesso anno (2001).

In totale ha disputato 73 corse dal 4 aprile 1998 (Bologna) al 28 settembre 2002 (Montreal), ottenendo 71 volte a premio con 62 vittorie tra cui due Prix D’Amerique, due Elitlopp e tre Lotteria.

La pensione di Varenne

Dopo il ritiro nel 2002, Varenne è stato utilizzato come riproduttore e gli ultimi anni li ha vissuti a Vigone, nel torinese, al fianco della groomer Annamaria Crespo. Nella sua attività di monta, per cui valeva ben 15.000 euro il tasso di monta in Italia, addirittura 18,.000 in Svezia, Varenne ha contribuito a ben due mila figli in tutto il mondo.

In pensione ha continuato ad allenarsi tutti i giorni per mantenersi in forma.

Nel 2019, è stata promossa una petizione per Varenne che è stato al centro di un’aspra battaglia legale che ha visto il proprietario napoletano contrapporsi all’associazione che da diversi anni si è occupata di lui.

Varenne era di proprietà del napoletano  Giordano della Varenne Futurity e della Varenne Forever srl amministrata da Valter Ferrero, presidente della Anact, l’associazione degli allevatori e che ha gestito l’attività riproduttiva di Varenne.

Nel luglio del 2019, la seconda sezione del Tribunale civile di Napoli ha stabilito il sequestro giudiziario del cavallo che entro il 31 luglio doveva essere riconsegnato al proprietario napoletano. La Groomer e i cittadini di Vigone dove da 17 anni viveva Varenne si sono opposti con tutte le loro forze per non far trasferire Varenne. Da Vigone doveva andare a Pavia e poi a Napoli. Preoccupati per la sorte di Varenne e per la sua salute e lo stress che avrebbe potuto subire in un trasferimento a 24 anni, è stata promossa una raccolta firme per lasciare Varenne a Vigone, al fianco di Crespo.

Alla fine, Varenne è stato spostato all’Equicenter di Inverno e Monteleone, nel Basso Pavese, un centro d’eccellenza dove è stato accolto con una grande festa di benvenuto anche dai cittadini. La nuova sistemazione si è conclusa al termine di una battaglia legale, con un ricorso presentato alla Procura di Torino contro il trasferimento.

Vicino a Varenne non c’è più la Crespo ma la giovane groomer Alessia Girani che fin da bambina aveva sentito parlare della leggenda. “Avere la possibilità di prendermi cura di Varenne è un’emozione e un onore”, ha dichiarato la Girani.

Il box di Varenne è stato creato appositamente per lui. Le pareti sono imbottite e ha un impianto condizionato per il circolo dell’aria e una porta blindata. All’interno, vi è anche un secchio verde quello che il Capitano ha usato per molti anni e che la stessa Crespo si è voluta assicurare che lo seguisse nella sua nuova casa, in modo che preservasse le sue abitudini e avesse ancora un punto di riferimento nel suo nuovo ambiente.

(Fonte http://amoreaquattrozampe.it)

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