Animali soggetti, non oggetti: grande successo per il presidio animalista a Milano

AgenPress. Dalle ore 15:00, il Vice Presidente degli Animalisti Italiani Riccardo Manca insieme ai volontari dell’Associazione ha partecipato al presidio informativo curato dalla Task Force Animalista diretta da Carolina Sala (Presidente), Cinzia Di Cioccio (Vice Presidente)  e Jenny Fumanti che dirige la Sezione di La Spezia, con il supporto legale dell’Avv. Daniela Russo e dell‘Avv.  Nicola Tamola  del foro di Milano.

Il presidio informativo, volto a informare e sensibilizzare la cittadinanza, è organizzato per chiedere la riforma del Codice Civile che classifica gli animali come beni mobili. L’obiettivo è far riconoscere gli animali come esseri senzienti con soggettività giuridica, affinché si possano applicare pene e sanzioni a chi li maltratta e li uccide.

Siamo arrivati al paradosso che nel 2020 ci disperiamo se ci cade lo smartphone per terra e restiamo completamente indifferenti di fronte a ignobili soprusi commessi ai danni di Esseri Senzienti che condividono con noi lo stesso identico diritto alla vita.

Lottare per chiedere il riconoscimento del Loro status di “soggetti di diritto” al pari delle persone è un dovere morale, oltre a un chiaro segnale di vera evoluzione. Un segnale fondamentale che non può prescindere da una parallela presa di coscienza.
Senza giustizia non ci sarà mai pace”, dichiara il Vice Presidente Riccardo Manca.

Fermo al 1942 il Codice Civile italiano classifica gli animali come res. A loro non vengono attribuite alcune emozioni, nessun tipo di intelligenza invece ampiamente provate.

In Italia, già nel maggio dello scorso anno, avevamo appoggiato il ddl Proteggi Animali, supportando in Senato i Ministri Sergio Costa, Alfonso Bonafede, Giulia Grillo e il Sen. Gianluca Perilli nella lotta per considerare gli Esseri così speciali che coabitano con noi su questo pianeta come soggetti di diritto e non come beni strumentali. Eppure il Belpaese non si è ancora effettivamente adeguato alla normativa europea.

Il codice civile austriaco, tedesco, svizzero, francese e recentemente anche quello portoghese riconoscono gli animali come soggetti.

Noi cosa stiamo aspettando?

 

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