Santanchè (Fd’I): l’emergere delle ultime vicende, legittima il diritto/dovere dei parlamentari di intervenire su distorsioni politico-giudiziarie

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AgenPress. “A seguito delle recenti indiscrezioni, pubblicate dai maggiori quotidiani italiani, che hanno riguardato la sentenza di condanna emessa dalla Corte di Cassazione nei confronti dell’ on. Silvio Berlusconi, non posso  che ritornare su un argomento di cui mi sono fatta portavoce già nel 2013.

Mai come ora, infatti, sento la necessità di ribadire la piena legittimità del diritto di critica politica verso una sentenza caratterizzata da indiscutibili connotazioni e ripercussioni politiche. Ho e avevo il dovere in qualità di membro del Parlamento italiano di intervenire anche criticamente su decisioni di singoli magistrati e più ampiamente sul rapporto tra politica e magistratura.

Per le mie opinioni, che oggi trovano ampio conforto nelle testimonianze e dichiarazioni rese da membri stessi della Magistratura, sono stata attaccata, anche giudizialmente. Quello che sta venendo alla luce in questi giorni-non solo nel caso Berlusconi ma anche in altre vicende- rafforza ancora di più il diritto di un parlamentare di intervenire secondo le proprie valutazioni su quelle che si ritiene distorsioni del corretto rapporto tra i poteri dello Stato ancorchè messe in atto da una sparuta minoranza di magistrati a fronte del lavoro e abnegazione del resto della magistratura.”

Lo dichiara la Senatrice Daniela Santanchè (Fratelli d’Italia).

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