AgenPress – “Per il ministero della Salute i test sugli animali “in vivo”, anche per quanto riguarda le sostanze d’abuso e gli xenotrapianti, sarebbero “insostituibili” e il loro divieto – per il quale risultato ho tanto lavorato in parlamento nelle scorse legislature – rappresenterebbe addirittura “una limitazione sul territorio italiano dello studio e della ricerca”.
Lo dice Michela Brambilla. “È una posizione insostenibile, che provocherà terribili sofferenze a centinaia di migliaia di animali, e per giunta anacronistica, vista la presenza di metodi alternativi molto più validi. È fin dagli ormai lontani anni ’70 che si parla, nel mondo scientifico, della regola delle tre R: rimpiazzamento, riduzione, raffinamento (miglioramento delle condizioni degli animali).
A distanza di mezzo secolo i metodi cruelty free sono più validi e predittivi. Per tutte queste ragioni sono orgogliosa di scritto e fatto approvare la legge che vieta per sempre l’allevamento di cani, gatti e primati per la vivisezione: mai più Green Hill sul territorio italiano! Non lascerò che il governo bypassi tutte queste conquiste in favore dei più deboli: siete con me in questa battaglia di civiltà?”