AgenPress – Secondo un conteggio dell’Afp, l’Italia ha il bilancio delle vittime da Covd-19 più alto in Europa, avendo superato il Regno Unito per numero di decessi.
E’ al secondo posto MONDIALE in termini di mortalità. In testa c’è il Giappone, con 12,9 decessi attesi ogni mille contagi, seconda, come detto, viene l’Italia, poi Grecia (10,8), Portogallo e Germania con 10,5.
Sono 196.439 i tamponi effettuati per il Covid in Italia nelle ultime 24 ore, circa 6mila in più rispetto a ieri. Il tasso di positività al 10,1%, in lieve aumento rispetto a ieri quando era al 9,8% .
Come spiegato da Huffington Post: “L’Italia a inizio 2020 era stata colpita per prima tra i Paesi occidentali da un virus che allora sembrava molto lontano, confinato in Asia, dopo essere scoppiato misteriosamente in Cina. Invece, nel giro di pochi giorni divamparono all’improvviso i focolai prima di Codogno e Vo’ e poi soprattutto quelli di Bergamo e Brescia che avrebbero determinato migliaia di morti” (…..)
…“se il nostro Governo era stato pronto a chiudere quasi tutto il Paese a marzo, aprile e maggio, compito che richiedeva in verità più decisione che competenza, probabilmente è stato più deciso che competente nel richiuderlo selettivamente in autunno quando era chiaro che stava per ripresentarsi una nuova emergenza della pandemia. Con una azione basata su un groviglio di indicatori sanitari e colori di regioni (dal giallo, all’arancione e al rosso) che hanno fatto di tutta l’erba un fascio. Perciò, si sono chiusi in modo contraddittorio i piccoli ristoranti delle province lasciando però aperti gli affollatissimi trasporti urbani e suburbani nelle città metropolitane e nei loro hinterland, il che ha fatto rapidamente estendere il contagio da Milano alla Brianza, fino a Varese e Como, nonché da Torino, Roma e Napoli alle loro popolose periferie. E, a differenza della prima ondata del coronavirus, la seconda ha colpito pesantemente anche il Centro e il Mezzogiorno.
Poi, anche sotto la pressione dei conflitti di interesse che le controverse chiusure selettive hanno scatenato tra Stato, regioni e categorie economiche, negli ultimi giorni si sono riaperte attività commerciali di grande affollamento in grandi città e regioni che, pur avendo i famosi indici Rt in lieve calo, presentano ancora molti decessi e altissime percentuali di ricoveri ospedalieri (in terapia intensiva e area non critica). Con possibili drammatiche conseguenze in termini di rimbalzo dei contagi tra qualche settimana.
Abbiamo più persone anziane e vulnerabili di altri Paesi? Il virus da noi è più cattivo che altrove? O è stata più cattiva la gestione della pandemia? Soltanto future analisi ci spiegheranno che cosa è successo esattamente. Una cosa indubbiamente positiva, rispetto al primo lockdown, è che sono state lasciate aperte le fabbriche, anche perché gestite ordinatamente come caserme da imprenditori e lavoratori altamente responsabili e attenti ai protocolli interni. È altrettanto certo, però, che nella gestione delle chiusure e delle riaperture delle altre attività economiche e negli spostamenti dei cittadini, così come nell’organizzazione di trasporti, scuola e sanità, sono stati fatti parecchi errori.
Altrimenti non si spiega perché, dopo aver iniziato l’autunno con pochissimi decessi per Covid-19 rispetto a Francia, Spagna e Gran Bretagna, l’Italia nelle settimane successive da metà ottobre in poi abbia avuto un notevole incremento del numero di morti e stia in questi giorni ormai superando la Francia per decessi nella seconda ondata (figure 1 e 2). Al punto che il nostro Paese tra non molto sopravanzerà di certo anche il Regno Unito per numero complessivo di persone decedute dall’inizio della pandemia. Un triste primato. Saremo il Paese europeo con il più alto numero di morti per Covid nel 2020.
C’è solo da augurarsi che la diffusione dei vaccini nei prossimi mesi sia gestita in Italia meglio e con più competenza ed efficienza della seconda ondata”.