AgenPress – Il Pil italiano, crollato meno del previsto a -8,8% nel 2020, crescerà del 3,4% nel 2021 “a causa del riporto negativo del quarto trimestre 2020 e la partenza debole di quest’anno”. Lo scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche d’inverno che tagliano il rimbalzo stimato in autunno visti i dati migliori del 2020.
“Passo simile nel 2022 (3,5%) sulla base dello slancio guadagnato nella seconda metà dell’anno e della continua ripresa del settore servizi”, ma il Pil “non tornerà ai livelli del 2019 entro il 2022”. Le stime, però, non includono le misure del Next Generation EU che avrà un “considerevole” effetto di rialzo.
“La ripresa prevista si basa su una prolungata politica di sostegno per attutire gli effetti della pandemia sugli stipendi e sui posti di lavoro, e per preservare la redditività delle imprese a corto di liquidità, in particolare le Pmi”, scrive Bruxelles. “L’allentamento delle restrizioni entro l’estate 2021 dovrebbe andare particolarmente a vantaggio della spesa dei consumatori in quanto dovrebbe scatenare la domanda repressa. Tuttavia, visto che i risparmi delle famiglie si ridurranno solo gradualmente, la crescita dei consumi resterà moderata”, proseguono le previsioni. Gli investimenti nell’immobiliare continueranno a beneficiare del Superbonus 110%, mentre gli investimenti aziendali, dopo il forte calo nel 2020, dovrebbero guadagnare trazione quest’anno grazie alla ripresa dei flussi di cassa e delle prospettive di domanda in aumento.