Coronavirus, Sileri: “Riaperture? I numeri ci consentono di fare qualcosa, ma non tutto”

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AgenPress. Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri (M5S) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulle riaperture e il coprifuoco. “I numeri ci consentono di riaprire qualcosa, ma non tutto, bisogna aspettare di consolidare il miglioramento dei dati prima di allentare ulteriormente le restrizioni –ha affermato Sileri-. Bisogna monitorare la progressione della vaccinazione, l’impegno del SSN sui posti letto occupati e il calo dei decessi. E’ auspicabile che ciò che viene deciso oggi possa essere rivisto tra qualche settimana in base all’andamento dei numeri. L’importante è non richiudere e non richiuderemo, grazie alla progressione della vaccinazione, niente più passi indietro. Ecco perché il coprifuoco resta alle 22 e magari a qualche settimana da oggi questo potrà essere rivisto in senso meno restrittivo. Il coprifuoco alle 22 permette maggiori controlli del rispetto delle regole e dobbiamo guardare anche ciò che è accaduto in altri Paesi con l’aumento della circolazione del contagio tra la popolazione che è più attiva e più circolante”.

Sui decessi. “Sono numeri che fanno male, ma col progredire della vaccinazione, con tutte le misure assunte, ci sarà un progressivo contenimento di questo dato che si allineerà ai numeri di Israele e Regno Unito”.

Sui vaccini. “I vaccini stanno arrivando, da ieri è partita anche la distribuzione di J&J, abbiamo le dosi aggiuntive di Pfizer e Moderna, siamo in attesa che arrivi Curevac. Abbiamo 11 milioni di persone che hanno già ricevuto la prima dose. Mentre un mese fa potevano essere giuste le critiche, oggi questo non si può più dire, il sistema è allineato, le piattaforme funzionano, la macchina si sta muovendo nella giusta direzione. Qualunque critica alla campagna vaccinale oggi è ingiustificata e ingiusta nei confronti del generale Figliuolo, del Ministero e di tutti gli operatori sanitari”.

Sulla liberazione dei brevetti. “E’ un’arma a doppio taglio. Un’università che fa un brevetto fa un investimento, questo brevetto consente a quell’università di procedere nella ricerca, se improvvisamente questo brevetto gli viene tolto quell’università viene distrutta. Bisogna trovare il giusto equilibrio, si può ragionare di liberalizzazione ma non si possono eliminare i brevetti”.

Vaccino Sputnik sarà valido per green pass? “La certificazione verde viene rilasciata in base al diritto vigente negli Stati membri dell’UE, dovranno essere valutate le certificazioni rilasciate da uno Stato terzo. In questo momento lo Sputnik non è riconosciuto dall’Ema. Si potrà riconoscere la certificazione verde con la valutazione del medico competente dell’assetto immunologico di chi ha fatto quel determinato vaccino”.

 

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