AgenPress – Un tribunale rivoluzionario in Iran ha condannato la cittadina irano-britannica Nazanin Zaghari-Ratcliffe a un altro anno di prigione perché ritenuta colpevole di “attività di propaganda contro la Repubblica islamica”.
Alla donna, arrestata inizialmente nel 2016 e scarcerata il mese scorso dopo aver scontato una condanna a cinque anni, è stato anche inflitto un divieto di espatrio per un anno. Lo ha riferito il suo legale, Hojjat Kermani che ha spiegato che farà appello contro la sentenza entro il termine di 21 giorni previsto dalla legge di Teheran.
Al momento, la donna – madre di una bambina di 6 anni, che vive nel Regno Unito con il padre Richard (in foto) – non sarebbe stata portata in carcere. Ex dipendente di una fondazione caritatevole, l’irano-britannica era stata arrestata all’aeroporto di Teheran e poi condannata per “spionaggio”, scontando gli ultimi mesi agli arresti domiciliari. Il mese scorso, la ong Redress aveva consegnato al ministero degli Esteri britannico un rapporto in cui denunciava che la 42enne soffre di una grave sindrome post traumatica in seguito “ai maltrattamenti subiti” in detenzione.