AgenPress – Una delle immagini simbolo dell’arrivo l’arrivo in massa di almeno 8 mila migranti – tra cui adolescenti, donne e bambini – è certamente quella dell’agente della Guardia Civil che salva un bambino caduto in mare: avrà soltanto qualche mese di vita, indossa cappellino e tutina a righe, mentre l’uomo lo solleva dalle onde. Sono 1500 i bambini che hanno attraversato il mare.
Le persone sono arrivate a nuoto, in canotto o arrampicandosi sulle scogliere che segnano il confine tra i due Paesi. “In Marocco non c’è lavoro”, hanno detto molti di loro ai media locali. Un giovane è morto prima di riuscire ad arrivare in territorio spagnolo.
L’arrivo in massa di migranti a Ceuta e le polemiche per la presenza di Brahim Ghali sul territorio spagnolo, accolto per aver contratto il Covid-19 in forma grave, sono terreno di scontro tra Spagna e Marocco. Tavolo cui ha preso posto il vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas: “Non cederemo a queste tattiche” (riferendosi all’assalto dei migranti dall’enclave spagnola nordafricana di Ceuta nel tentativo di entrare sul territorio spagnolo a nuoto, ndr)”.
Sulle tensioni diplomatiche tra Madrid e Rabat, dunque, anche l’Europa prende posizione: “Non ci lasceremo intimidire da nessuno”.
Il Marocco, che avrebbe allentato le maglie dei controlli alla frontiera, non ha fatto grande mistero sulla propria irritazione per la decisione di Madrid di fornire cure mediche nell’ospedale di Logroño (Spagna) a Brahim Ghali, 73 anni, leader del Fronte Polisario a capo della guerriglia separatista del Sahara occidentale, accusato di violazione dei diritti umani, stupro, torture e genocidio. L’ambasciatrice di Rabat a Madrid, Karima Benyaich, ha lasciato intendere che il nodo da sciogliere è proprio questo. Ghali è ricoverato in Spagna, a garanzia di non essere interessato dalla giustizia.