AgenPress – Il rischio di decesso per Covid si riduce del 95% a partire dalla settima settimana dopo la somministrazione della prima dose di vaccino. Lo rivela il nuovo rapporto Istat-Iss sull’incidenza della pandemia in Italia. Analizzando il primo quadrimestre del 2021, il documento spiega che “la vaccinazione ha portato a una notevole riduzione del rischio di morte a meno di due mesi dalla prima dose del vaccino”.
Rispetto al 2020 si è registrato un ulteriore calo in termini percentuali dei contagi registrati nella popolazione molto anziana (80 anni e più) e un abbassamento dell’età dei casi segnalati. “Questo – spiega l’Istat – è un segnale di come la campagna di vaccinazione, le raccomandazioni e la prevenzione messa in atto abbiano dato esiti postivi nel ridurre la trasmissione di malattia nella fascia anziana della popolazione, ma è anche una conseguenza dell’aumentata capacità diagnostica e delle attività di contact tracing”.
In particolare, il report segnala che alla data del 7 giugno 2021 in Italia sono state somministrate 38.178.684 dosi di vaccino per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2, con un totale di 13.028.350 di persone che hanno ricevuto il ciclo completo (24,01% della popolazione over 12 anni). Il rapporto evidenzia una riduzione progressiva del rischio di infezione da SARS-CoV-2, di ricovero e di decesso.